VIDEO/ Bilancio, l’allarme di Ciampi: “Situazione drammatica, il dissesto è dietro l’angolo”

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Marco Imbimbo – «Viviamo un momento particolare della vita amministrativa», ha esordito così il sindaco Vincenzo Ciampi prima di lasciare la parola all’assessore alle Finanze, Gianluca Forgione. I due, in compagnia del sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia, e del parlamentare Michele Gubitosa, hanno illustrato il nuovo Consuntivo 2017, consegnato oggi dal commissario Mario Tommasino. Lo stesso Gubitosa, inoltre, ha parlato di “stipendi dei dipendenti comunali a rischio” e di “dissesto quasi inevitabile”.

«Emerge un maggiore disavanzo di 16,8 milioni di euro rispetto al Consuntivo redatto dalla precedente amministrazione. Ora siamo a un totale di 35,7 milioni di euro, in pratica il disavanzo è quasi raddoppiato», spiega l’assessore alle Finanze.

Le cause sono innanzitutto da attribuire alla rideterminazione del fondo crediti di dubbia esigibilità salito da circa 33 milioni di euro a 51,6 milioni di euro. «Questa differenza ha determinato in passato un’espansione della spesa del Comune si si ripercuote oggi sulla liquidità e quindi sulla cassa del Comune», spiega Forgione. Rideterminato, inoltre, il fondo contenziosi che sale da 6,5 milioni a 7,8 milioni di euro.

Proprio sui contenziosi, Forgione sottolinea che ci sono procedimenti in corso che, in totale, sfiorano i 30 milioni di euro, ma che ancora non sono stati conteggiati in quanto, al momento, l’esito di questi contenziosi è ancora incerto. «Inoltre serve un esame dettagliato di tutti i contenziosi esistenti, come ha evidenziato anche il Mef», precisa Forgione. Oltre al disavanzo di quasi 36 milioni di euro, bisogna tener conto di altri 8 milioni di euro di debiti fuori bilancio già inseriti nel Previsionale triennale 2018-2020 ma non ancora riconosciuti dal Consiglio Comunale.

«Quello che più ci preoccupa – aggiunge Forgione – è la situazione di cassa del Comune. Al 27 settembre emerge che l’ente sta pagando, come prevede anche la norma, le spese di natura corrente utilizzando i fondi vincolati e trasferiti da altri enti, somme destinate al pagamento di altre opere e lavori». A ciò, però, si aggiunge anche che ci sono fatture pervenute e non pagate che ammontano a 14,7 milioni di euro. «Queste fatture potrebbero anche riguardare lavori con relativi Sal e quindi in attesa di trasferimenti dagli enti finanziatori», precisa Forgione.

A conti fatti, quindi, al momento emerge un disavanzo di quasi 36 milioni di euro, debiti fuori bilancio già inseriti nel Previsionale triennale per circa 8 milioni di euro, altri debiti in fase di quantificazione per circa 3 milioni di euro. Senza dimenticare i 30 milioni per i contenziosi in corso. «C’è anche un indebitamento con mutui contratti dal Comune per circa 70 milioni di euro», spiega Forgione che sottolinea: «La situazione è più problematica di quella che immaginavamo».

Al momento la strada da percorrere è quella del pre-dissesto, ma «poi saranno gli organi si controllo a dover esaminare il piano di equilibrio, quindi non possiamo escludere nulla» spiega Forgione che di fatto non chiude le porte all’ipotesi del dissesto.

«Il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato sottostimato negli esercizi precedenti – prosegue Forgione – e ciò ha portato a un’espansione della spesa. Se fosse stato evidenziato nel 2015, quando è emerso, allora si sarebbe potuto spalmare la copertura». L’amministrazione continuerà a monitorare lo stato di salute delle casse comunali, non a caso ha chiesto a ogni settore di inviare settimanalmente un aggiornamento sui pagamenti che vengono effettuati.

Il piano di rientro che seguirà il Comune è «quello previsto dalla normativa che va fino a massimo di 20 anni, da determinare tra passività e impegni di spesa. Nei prossimi giorni verificheremo nel dettaglio che piano mettere in campo e anche la durata in modo da portare i conti in equilibrio», spiega Forgione.

Prima di arrivare la piano di riequilibrio, però, il Consuntivo dovrà passare per il Consiglio Comunale e Ciampi chiama l’Aula alla responsabilità: «Se si guarda al bene della città, allora la decisione dovrebbe essere scontata. Forgione, da tecnico, non vuole usare la parola dissesto, ma è chiaro come sia dietro l’angolo».

Il primo cittadino, però, sottolinea anche come questa situazione sia stata ereditata dalla sua amministrazione: «Stiamo fotografando una situazione che risale al 31 dicembre 2017, quando noi non c’eravamo. Il tentativo poco piacevole di addossare responsabilità a noi di una cosa che non ci riguarda è di pessimo gusto. Solo con l’impegno e la collaborazione delle forze presenti in Consiglio si può vincere questa battaglia».

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