VIDEO/ Bici vietate lungo il Corso di Avellino, Cini: “Un’assurdità. A quando le piste ciclabili?”

0
274

Pasquale Manganiello – Biciclette vietate lungo Corso Vittorio Emanuele dopo il caso del bambino investito da un giovane in bici durante la giornata di ieri.

Si starebbe studiando un’ordinanza che ha fatto già molto discutere nella città capoluogo.

Ad oggi le restrizioni previste dal codice sostengono che gli amanti della due ruote possano procedere “a passo d’uomo” lungo il tratto cittadino e presto tale limitazione potrebbe essere estesa.

“Stiamo studiando un nuovo dispositivo – ha ammesso il Comandante della Polizia Municipale Michele Arvonio – anche a seguito dell’ultimo episodio dell’investimento di un bambino che si è verificato lungo corso Vittorio Emanuele, causato dall’incoscienza di chi è alla guida del mezzo a due ruote (nel caso specifico si trattava di un minore, ndr)”.

Per niente d’accordo con la suddetta ordinanza Giovanni Cini, organizzatore di tante manifestazioni ciclistiche negli ultimi anni ad Avellino e ciclista di lungo corso.

“Credo sia un’assurdità. Perché non fanno le piste ciclabili, è stato chiesto ben 2 anni e mezzo fa! 25 associazioni si sono mobilitate, c’era un protocollo d’intesa; sembrava che il giorno dopo ci sarebbero state le piste ciclopedonabili, ma non si è fatto nulla. Nel frattempo sono cambiati tre assessori, è impossibile lavorare così.”

Sembrerebbe piuttosto evidente che il problema non siano le biciclette in quanto tali bensì la civiltà e l’educazione di cittadini (piccoli e grandi) che scorrazzano per le strade del capoluogo.

“Il comandante (Arvonio ndr) faccia l’ordinanza, se lo ritiene opportuno. Io credo sia più opportuno fare della prevenzione – continua Cini –  piuttosto che vietare. I vigili dovrebbero intervenire quando vedono qualcuno che sfreccia e non mantiene un comportamento adeguato. E magari prendere questi ragazzini e portarli dai genitori”.

Una decisione restrittiva come il divieto di circolazione per le bici penalizzerebbe soprattutto chi, preferendo lasciare a casa l’auto, ha fatto delle due ruote una scelta di vita e di civiltà. Una restrizione in controtendenza rispetto a quanto accade negli altri paesi.

“Le piste ciclabili sono presenti in tutta Europa. A Prato ci sono 55 km sugli argini del fiume Bisenzio, non vedo perché non si possa fare ad Avellino. La bicicletta non produce polveri sottili, fa bene alla salute. Mi dispiace per il bambino investito ma, ripeto, il problema non si risolve vietando.”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here