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VIDEO/ Avellino-Rocchetta, semaforo verde per la locomotiva storica: “Ora impegno unanime dei comuni”

“Oggi è una bella giornata per i cittadini irpini”, così Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale, alla partenza della locomotiva che, in una giornata, ha attraversato quasi trenta comuni, il cuore di un’Irpinia tutta da valorizzare.

L’Avellino-Rocchetta, definita dalla stessa D’Amelio come “patrimonio della collettività”, racconta la storia di centoventi chilometri che abbracciano tre fiumi (Sabato, Calore ed Ofanto) e tre regioni (Campania, Basilicata e Puglia) con paesaggi mozzafiato tra le risorse e i colori di una provincia tutta da scoprire e, soprattutto, da valorizzare.

Un treno che, tra l’altro, riapre proprio nel bicentenario della nascita del critico letterario e patriota Francesco De Sanctis che tanto amava quel treno e le sue stazioni.

Ventisei le corse previste nel 2018, incluse quella odierna e di domenica. Ai sindaci, però, l’arduo compito di servirsene per rilanciare unitariamente il territorio attraverso eventi ed iniziative atte a far conoscere oltre la provincia sapori, odori e risorse dei comuni.

Questo il messaggio lanciato dalle istituzioni intervenute oggi all’inaugurazione di un vero patrimonio di cultura e storia per gli irpini. Prima di raggiungere il binario 3 per la partenza ufficiale, sul palco allestito all’ingresso della Stazione di Avellino si sono alternati gli interventi di Paolo Foti, sindaco di Avellino, Mauro Moretti, presidente della Fondazione Fs ed il direttore generale Luigi CantamessaRosetta D’Amelio ed il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Presenti anche la deputata del M5S, Maria Pallini, l’imprenditore Angelo D’Agostino, i consiglieri regionali Maurizio Petracca, Francesco Todisco e Vincenzo Alaia. Ma sopratutto tanti cittadini presenti alla stazione di Avellino e sulle carrozze del treno a “bassa velocità”, riempite da quasi 400 passeggeri. Lungo il percorso, poi, ad ogni stazione, l’accoglienza sempre calorosa degli abitanti dei comuni toccati da questo viaggio storico.

“Si respira, finalmente, una grande prospettiva di valorizzazione turistica ed enogastronomica della provincia irpina. Tra l’altro – precisa D’Amelio – è stato indetto un bando per l’utilizzo delle stazioni dismesse affinché diventino vetrine dell’enogastronomia e del nostro turismo. Abbiamo firmato un protocollo d’intesa con la facoltà di architettura dell’Università di Napoli per avviare un master sulle aree interne che avrà tra i vari temi quello dello sviluppo delle ferrovie”.

“L’auspicio è che – ha spiegato Moretti – quanto concretizzato fino ad oggi diventi uno strumento di valorizzazione. Ma, per fare ciò, serve l’impegno delle comunità irpine. A loro il compito di organizzare e coordinare attività o eventi capaci di superare i ‘campanili’ identificativi ed andare oltre, per crescere insieme e fare di questa tratta ferroviaria un concreto volano di sviluppo.

Moretti poi chiarisce che “le stazioni lungo l’Avellino-Rocchetta non sono obiettivi ma strumenti. Noi le valorizzeremo ed elimineremo tutti quei fabbricati e manufatti del dopo terremoto. A noi il compito di curare un tipo di standard di stazione affinché sia identificativo della linea, abbellendolo e realizzandolo con materiali ecocompatibili ma – conclude – tutto ciò non sarà sufficiente senza la collaborazione di chi vive qui. Se non si creano attrattive e non si concretizzano iniziative capaci di supportare questo importante progetto allora ritornerà tutto come prima”.

Non poteva mancare la presenza del sindaco uscente Paolo Foti che a ridosso dei binari della stazione di Avellino ha sottolineato che “quella di oggi è una grande conquista per l’amministrazione e per le associazioni che, da tempo, si battono per riappropriarsi di questa importante occasione di valorizzazione. Il nostro territorio – conclude – ha tanto da offrire, a partire dalla sua grande bellezza paesaggistica. Grazie a questa importante iniziativa sono certo che si potrà concretizzare un vero turismo di qualità”.

All’inaugurazione di stamane anche la protesta silenziosa dei lavoratori dell’Ipercoop: ‘La coop dei Valori abbandona 138 lavoratori’, con questo il manifesto i dipendenti dell’Ipercoop hanno accolto le istituzioni ed i numerosi politici presenti al taglio del nastro del treno del turismo.

I lavoratori dell’ipermercato chiedono solo un’attenzione concreta in merito alla loro vertenza. La protesta prosegue senza sosta ma i dipendenti Ipercoop pretendono risposte chiare anche da Az.

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