L’inviato a Roma, Claudio De Vito – Sconcertato ma allo stesso tempo fiducioso dopo le pesanti richieste. Walter Taccone non si abbatte, confortato dalla strenua difesa dell’avvocato Eduardo Chiacchio basata su una pronuncia dell’anno scorso legata alla presunta combine di Crotone-Atalanta del 2011.
“Una magnifica soluzione che dovrebbe tagliare la testa al toro – ha sottolineato il patron dell’Avellino – non possiamo avere però nessuna certezza, la Procura Federale ha continuato a sbagliare, non abbiamo commesso nulla. Mi sembra di vivere in un mondo strano con la richiesta di retrocessioni e inibizioni”.
Mondo strano ma fiducia intatta. “Sono sereno perché siamo di fronte ad una corte estremamente razionale, sono certo che il giudizio sarà espresso sulla base dei fatti – ha detto Walter Taccone – non capisco ancora da cosa dobbiamo difenderci, tutto ciò mi fa perdere fiducia nel calcio”.
Quello giocato però va avanti con l’Ascoli alle porte. Dal tribunale al campo il passo è breve: “Vogliamo vincere per i nostri tifosi e perché dobbiamo dare una risposta all’avvocato dell’Ascoli (Mattia Grassani, ndr) che in maniera improvvida si è pronunciato su questo giudizio. Con l’eventuale intromissione di altre squadre, questa gara diventa decisiva e fondamentale”.
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