Non c’è pericolo di perdere la Dogana, anzi con l’asta il recupero del bene sarà più veloce.
A fare chiarezza stamane sulla vicenda dello storico palazzo del centro cittadino di Avellino è l’Assessore all’Urbanistica, Ugo Tomasone, che ha preso parte ad una conferenza stampa congiunta col delegato ai Lavori Pubblici del Comune, Costantino Preziosi.
Sul tavolo, la strategia da adottare alla luce della decisione del Tribunale di vendere all’asta il bene a causa del fallimento patrimoniale della famiglia Sarchiola, proprietaria della struttura di Piazza Amendola, divenuta il simbolo della sfida per la riqualificazione del centro storico cittadino.
I riferimenti dell’amministrazione comunale si dicono sereni: “Il Comune ha diritto di prelazione – dicono -. Laddove, invece, si dovesse presentare un’offerta superiore alla nostra, procederemmo, il giorno dopo stesso, all’esproprio che sarebbe possibile sempre sulla scorta dello stesso principio quello del bene di interesse”.
Il Comune ha già messo a bilancio 450mila euro per espropriare la Dogana, mentre occorreranno 640mila euro la base d’asta dalla quale si partirà il prossimo 3 marzo 2017.