Sconfortato dall’emergenza e schiacciato dalla pressione. La Pro Vercelli è uno snodo cruciale che Attilio Tesser affronta non al meglio della condizione di squadra e personale.
Le tre sconfitte consecutive hanno mandato sotto i tacchi il morale della truppa biancoverde ma il tecnico di Montebelluna ha assicurato: “Tre giorni non bastano per ritrovarci a livello fisico e tecnico ma bastano sotto il profilo caratteriale e per una questione di approccio alla partita. Dobbiamo fare in modo di non ripetere il primo tempo di Trapani dove la tensione ci ha tradito. Servirà una gara intensa e aggressiva come nel secondo tempo. Ben venga subito la partita per questo aspetto”.
Si torna al rombo con i cerotti in difesa e l’incognita Castaldo. “Giocheremo col 4-3-1-2 – ha garantito Tesser – rientra Nica quindi ho a disposizione i calciatori per mettere in pratica questo modulo. Castaldo ha disputato novanta minuti a Trapani e ieri aveva un po’ di tracheite. Se non partirà dall’inizio, potrà tornarci utile durante la partita. Mokulu sta bene, oggi si è allenato. Sulla trequarti gioca Insigne”.
Lupi all’assalto di una Pro Vercelli di cui Tesser teme l’imprevedibilità: “Dovremo prestare attenzione al loro gioco di rimessa che interpretano con velocità, a Salerno hanno vinto così. Davanti ci sono tre calciatori molto rapidi pertanto dobbiamo essere molto equilibrati”.
La panchina scotta. “Mi sento a rischio – ha ammesso Tesser – ma mi sentivo così anche nelle precedenti partite. Spero di far bene per l’Avellino e ricambiare col lavoro la fiducia del club. Sono molto sereno, dentro soffro ma devo cercare di esternare tutt’altro stato d’animo ai miei calciatori. Nello spogliatoio non c’è alcuna problematica. C’è chi viene dai dilettati e chi dall’estero, quindi si può far fatica ad integrarsi nel nuovo contesto. Ho un buon rapporto con la squadra. Mi sono sempre assunto le responsabilità, non ho mai puntato il dito contro un mio calciatore”.