Dal Partenio-Lombardi – Benjamin Mokulu è reduce da una buona prestazione in quel di Carpi. L’ariete belga dell’Avellino si è battuto con i colossi della difesa carpigiana e ha cercato di farsi luce negli ultimi sedici metri nonostante l’assenza di rifornimenti per lui ed il suo partner Matteo Ardemagni.
Ma Mokulu è salito alla ribalta, abbastanza scomoda, per i presunti insulti a sfondo razzista piovuti dalle tribune del “Cabassi” e denunciati dallo stesso centravanti sul proprio profilo Instagram. “Dopo la partita ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà da parte dei tifosi dell’Avellino ma anche di quelli del Carpi” ha confessato in conferenza stampa Mokulu, preso di mira dal pubblico dopo un battibecco col portiere avverario Simone Colombi.
“A Carpi dicono che ho inventato tutto? Non voglio fare polemica ma non invento allo stesso tempo – ha replicato Mokulu a chi lo ha accusato – ero vicino e ho sentito tutto. Ma chiudiamola qui, ora voglio soltanto pensare al campo e alla prossima partita”.
Ad Avellino arriverà il Pisa di Gennaro Gattuso che continua a navigare nell’incertezza a livello societario. “Ma non ci deve interessare questa situazione – ha avvertito Mokulu – dovremo approcciare la partita a prescindere da questo. Crisi o non crisi per loro dovremo pensare soltanto a vincere giocando bene o male. Avremmo potuto farlo anche a Carpi se avessimo avuto più serenità. Non facciamo tanti tiri ma stiamo crescendo”. E contro la migliore difesa del campionato insieme al Benevento servirà incrementare la proiezione offensiva.
In primavera, Mokulu ha prolungato il contratto fino al 2019. Da allora, il suo agente Killian Vandersande ha ricevuto numerose chiamate soprattutto dall’estero. Nelle ultime ore del mercato estivo è stato il Palermo a bussare alla porta dell’Avellino. “Sì, mi cercò ma il presidente non volle cedermi – ha rivelato Mokulu – mi sarebbe piaciuto andarci, certo. Chi non desidera andare in Serie A. E’ il massimo per ogni calciatore”.