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VIDEO/ Avellino Calcio – Jidayi non vede l’ora: “Sto lavorando duro. Con Tesser bel feeling”

Avellino – Quinto giorno da calciatore biancoverde per William Jidayi che questa mattina prima di prendere parte all’allenamento al “Partenio-Lombardi” si è intrattenuto con i cronisti presso la sala stampa dello stadio. Dopo le prime parole del week-end al suo arrivo in città, per il centrocampista ingaggiato con un biennale a costo zero è il momento di approfondire la sua presentazione.

“Ho avuto un’ottima impressione sin dal mio arrivo in sede quando ho conosciuto i vari organi della società” ha esordito l’ex Juve Stabia che traccia un bilancio dei primi giorni in biancoverde. “C’è già un buon feeling con i compagni e tutte le persone dello staff che non conoscevo – ha spiegato – Conoscere già alcuni calciatori e il mister mi ha aiutato ad inserirmi. Ho lavorato per conto mio anche nei giorni liberi per la squadra. Sto cercando di recuperare le due settimane di ritiro. Sono fiducioso e domenica terminerò la mia prima settimana di lavoro”.

Parole che lasciano intendere l’indisponibilità per il match di Tim Cup contro la Casertana. “Un avversario ostico, tignoso” secondo Jidayi, che ha avuto modo di incontrare i falchetti già nella passata stagione. “In questo periodo il caldo e i carichi di lavoro si avvertono, quindi bisogna fare attenzione – ha aggiunto – Sulla carta la squadra sfavorita ci mette più corsa e stimoli, soprattutto quando ha di fronte una formazione di categoria superiore”.

L’Avellino ammirato dalla tribuna a Lanciano, però, ha tutte le carte in regola per iniziare col piede giusto la stagione ufficiale. “Ho notato una squadra molto forte a livello fisico – ha confessato l’esperto centrocampista – naturalmente bisogna raggiungere ancora uno stato di forma eccellente, ora siamo in una fase iniziale. I gol realizzati sono nati da buoni automatismi, ma ci sarà tempo per migliorare ancora il modo di giocare”.

Lavoro atletico ed un pensierino alla collocazione nello scacchiere di Tesser: “Mi sono confrontato con il mister che già mi conosce per avermi allenato a Padova. Davanti alla difesa o mezzala per me non fa differenza. Preferisco lavorare e dimostrare sul campo il mio valore. Starà all’allenatore scegliere la migliore posizione. Quando c’è feeling tra due persone non c’è bisogno di parlare troppo”.

Il suo sangue irpino – la nonna è di Piano di Montoro – dietro la scelta del numero di maglia, il 25. “La numerazione era stata già assegnata allora ho scelto il 25 perché il Natale l’ho sempre trascorso qui ad Avellino dai miei parenti” ha rivelato con simpatia e sincerità l’ultimo acquisto biancoverde.

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