Dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – Quattordici presenze piene tra campionato e coppa per quasi 1300 minuti collezionati. Sono i numeri di Francesco Di Tacchio, stacanovista della mediana dell’Avellino che finora non è stato risparmiato nemmeno un minuto da Walter Novellino.
“Sto bene e sono a a completa disposizione dell’allenatore” ha però assicurato l’ex Pisa in grado di offrire quantità e qualità al centrocampo biancoverde. Un reparto oggetto di attenzioni in questo periodo per via dell’aggiunta di un centrocampista con il passaggio al 4-1-4-1.
“Ho sempre giocato nel centrocampo a tre da interditore” ha ricordato Francesco Di Tacchio anticipando di riflesso il suo posizionamento nella nuova mediana di Walter Novellino. Sarà lui il vertice basso con Federico Moretti e Angelo D’Angelo mezzali.
“Sappiamo che il Perugia è un’ottima squadra – ha evidenziato da ex di turno insieme a Simone Rizzato, Salvatore Molina, Matteo Ardemagni e proprio Walter Novellino – non è il Perugia delle ultime sei partite nelle quali ha perso cinque volte di fila. E’ una squadra organizzata con elementi validi. Dovremo stare attenti alle loro ripartenze perché giocano molto di rimessa. Noi dovremo cercare di sfruttare le nostre caratteristiche, siamo fiduciosi”.
Rendimento in trasferta deludente: “Abbiamo peccato di personalità nel gestire il vantaggio fuori casa in alcune situazioni – ha ammesso il centrocampista di Trani – l’impressione dal campo è che abbiamo avuto paura di vincere certe partite, dobbiamo essere più compatti nel gestire il risultato”.
Via i dubbi dopo le due dichiarazioni di Walter Novellino all’indirizzo della squadra nel post-gara del “Tardini”. “Siamo sempre stati con il mister, non è questo il problema – ha precisato Francesco Di Tacchio – abbiamo commesso degli errori a Parma e li abbiamo analizzati. Dobbiamo migliorare a tutti i livelli”.