Claudio De Vito – Avellino e Ceres ci sono. L’accordo è ufficiale con tanto di presentazione al Tilt, locale della movida avellinese dove spesso e volentieri si celebra il rito della birra danese in due bicchieri. Domenica al derby D’Angelo e compagni indosseranno una maglia sponsorizzata sulla schiena da Ceres per la gioia dei tifosi biancoverdi consapevoli di partecipare ad un fatto storico. Storico come la bottiglia che sarà in vendita a giorni con il logo dell’Unione Sportiva.
Ceres sponsorizzerà con il logo “Ceres c’è” 52 maglie da gara stampate per l’occasione e che andranno successivamente all’asta con il ricavato che sarà devoluto per la realizzazione del Centro per l’Autismo. Altre 70 maglie avranno invece soltanto il logo “C’è” e saranno destinate al merchandising dello store ufficiale con il 5% destinato ad un’altra associazione benefica come riferito dal direttore generale Massimiliano Taccone.
C’era lui in rappresentanza del club biancoverde insieme a Raffaele Biancolino. Ad infiammare la platea ci hanno pensato con la loro presenza Matteo Ardemagni, Leonardo Morosini e Nicola Falasco, saliti sul palco per mostrare le maglie griffate Ceres poi lanciate tra la folla con tre fortunati a gioire dell’inatteso regalo. A sorpresa anche lo showman Gigione ha voluto partecipare all’evento intonando qualche strofa dei suoi brani più in voga.
“Siamo qui perché lo avete voluto voi” ha spiegato il brand manager di Ceres Simonluca Scravaglieri. “Non c’è voluto tanto per capire che era la cosa giusta da fare quando ci avete chiesto la sponsorizzazione” ha aggiunto benedicendo il binomio che ha mandato in visibilio la folla biancoverde, già in fermento per la sfida con i rivali salernitani ai quali sono stati indirizzati cori di sfottò a distanza.
Il derby è iniziato nel segno di Ceres con un’iniziativa di marketing a carattere benefico. I tifosi biancoverdi sognano di battere la Salernitana con la birra in corpo, quella birra tanto amata che ha sposato la causa del lupo. Birra e derby: marketing e beneficenza vanno a braccetto con l’augurio di un brindisi domenica.