Tocca a Angelo D’Angelo alzare il sipario sulla nuova stagione dell’Avellino. Il capitano biancoverde ha ancora negli occhi l’euforia di ieri sera al Campo Coni.
“L’accoglienza riservataci dai tifosi dice tutto – ha spiegato – Si riparte con l’entusiasmo di sempre grazie al benvenuto dell’intera provincia. I nuovi compagni di squadra hanno già capito cosa significa giocare con questa maglia. E’ emozionante per me, è il mio settimo anno. Sono onorato di indossare la maglia con il logo dell’Unione Sportiva“. E’ l’highlander biancoverde approdato in Irpinia a dicembre 2009.
Il mediano di Ascea riparte da Attilio Tesser, dopo il triennio rastelliano. “Tesser mi ha ben impressionato. L’impatto è stato più che positivo. Il mister è una persona cordiale e sicura di sé”.
La voglia di riprendersi quanto lasciato a Bologna è tanta, ma allo stesso tempo bisogna professare equilibrio nelle valutazioni pre-campionato. “La carta lascia il tempo che trova – ha rimarcato D’Angelo – Il campo è il giudice supremo. Vogliamo dire la nostra anche quest’anno. Non sarà facile con un nuovo allenatore ma cercheremo di metterci in carreggiata il più presto possibile. Ci attende una A2. Non ci poniamo obiettivi, lo faremo strada facendo”.
Migliorarsi non è affatto una missione impossibile alla luce dell’operato della dirigenza sul mercato: “La società con determinati acquisti ha innalzato il livello tecnico della squadra. Tavano, Gavazzi e Rea portano esperienza e qualità. Tavano è la ciliegina sulla torta del mercato. Per lui parlano i numeri. A livello umano mi ha già colpito in positivo, ha tanta voglia di fare”.
Da salernitano, si ritroverà contro la Salernitana. “Sarà un derby molto caldo, più di quello con il Benevento” ha confessato D’Angelo – alla fine però sarà sempre la classifica che consentirà alla tifoseria di dare un giudizio”.