VIDEO/ Avellino Calcio – Caso Catanzaro, sarà un processo lampo

0
249

Claudio De Vito – Sarà un processo sportivo breve, che si consumerà nell’arco di un mese, quello che vedrà coinvolti Avellino e Catanzaro, deferiti per responsabilità diretta e oggettiva per la presunta combine del 2013.

Per il club biancoverde e i suoi tifosi si profilano festività natalizie cariche d’ansia e preoccupazione. La procedura d’urgenza voluta dal Tribunale Federale Nazionale ha come obiettivo la conclusione del processo sportivo prima dell’inizio del girone di ritorno, fissato il 20 gennaio per la Serie B ed il 21 per la C.

“Trattandosi di un processo con addebito di responsabilità è normale che si proceda con l’adozione del rito d’urgenza” ha spiegato l’avvocato Eduardo Chiacchio a margine dell’intervento ad un convegno sulla giustizia sportiva organizzato all’Hotel de la Ville. “I due gradi di giudizio endofederali (Tribunale Federale Nazionale e Corte d’Appello Federale, ndr) dovranno emettere le loro sentenze definitive prima dell’inizio del girone di ritorno dei campionati di B e C” ha aggiunto precisando che “Il Collegio di Garanzia del Coni non entra nel merito”.

L’Avellino si presenterà al dibattimento del 15 dicembre (il verdetto è atteso tra il 19 ed il 20) in via Campania 48 a Roma con l’incubo dell’esclusione dal campionato (tecnicamente retrocessione all’ultimo posto) per il coinvolgimento, secondo la Procura Federale, del presidente Walter Taccone e del direttore sportivo Vincenzo De Vito nella presunta combine della gara che valse la promozione in cadetteria il 5 maggio 2013.

I due dirigenti biancoverdi sono stati deferiti per illecito sportivo insieme Giuseppe Cosentino e Armando Ortoli (ex presidente e direttore sportivo del Catanzaro), oltre all’ex attaccante giallorosso Andrea Russotto. Addebito di omessa denuncia per altri due ex dirigenti catanzaresi, Francesca Muscatelli e Marco Pecora. Proprio il Catanzaro la scorsa settimana aveva annunciato la richiesta di improcedibilità degli atti di deferimento per la mancata audizione di Ambra Cosentino, figlia dell’ex patron. L’eccezione preliminare di carattere procedurale in questione però avrebbe avuto motivo di esistere soltanto in sede di udienza.

Il processo sportivo inizierà pertanto il 15 dicembre con le tappe definite dall’avvocato Eduardo Chiacchio, chiamato ad un’altra battaglia legale al fianco dell’Avellino. Gli elementi in mano agli inquirenti sarebbero di scarsa rilevanza probatoria secondo quanto riferito nelle scorse settimane proprio dal legale partenopeo. Avellino col fiato sospeso verso il secondo processo sportivo in un anno.