VIDEO/ Scandalo Asl – Ferrante, i furbetti e le nomine dei direttori: “Se fosse premiata la meritocrazia…”

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Sette licenziamenti senza preavviso: questo è quanto disposto dall’Asl di Avellino nell’ambito dell’inchiesta interna condotta in seguito alla scandalo dei furbetti del cartellino, scoppiato all’interno degli uffici di via degli Imbimbo a metà marzo.

Circa una quarantina furono le figure dell’Asl coinvolte dall’inchiesta portata a termine della Squadra Mobile di Avellino, coordinata dalla locale Procura; per 21 persone scattarono le misure cautelari. Tra le 7 persone licenziate ci sono solo infermieri e amministrativi, al momento non figurano medici. L’indagine interna all’Asl, che – come ha riferito il commissario dell’Asl di Avellino Mario Ferrante – viaggia in parallelo con quella della Procura, porterà i suoi risultati definitivi entro la prima decade di luglio.

Stamane, Ferrante ha spiegato alla stampa – in uno ai componenti della Commissione disciplinare dell’Asl, Angela Maria Lauria e Maria Morgante (assente per motivi personali Maria Rosaria Di Trolio) – l’esito della prima istruttoria.

“I sette licenziamenti attivati dall’Asl di Avellino sono il frutto di un lavoro molto attento e serio operato dalla Disciplinare – dice Ferrante – Adesso lasciare lavorare l’ufficio disciplinare, poi vedremo quali saranno le risultanze ulteriori che arriveranno. Mi auguro – specifica Ferrante – di fermarci qui con i licenziamenti e che in futuro ci siano solo sanzioni graduali e differite in base al grado di colpa”.

Per quanto riguarda i sette licenziamenti senza preavviso, Ferrante afferma che si tratta delle “… posizioni più gravi. Però non è escluso che in futuro possa esserci anche qualche altro caso assimilabile ai sette”.

“Non abbiamo applicato la linea dura – confessa infine Ferrante – Il nostro è stato un atto dovuto in seguito all’istruttoria della disciplinare. Le nomine regionali dei direttori generali alle Asl? La vicenda dei sette licenziamenti non c’entra nulla. Chi veramente mi conosce, sa quale è la mia storia. Se si facessero le nomine veramente meritocratiche allora dovrei essere il primo della lista in tutta la Campania…”.

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