VIDEO / Arrivate le fiale, l’Asl riprende a vaccinare. Dosi per la popolazione, si cercano le sedi adatte. “Ad Avellino ipotesi campo Coni”

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Alfredo Picariello – La corsa al vaccino anti-covid prosegue in modo spedito in Campania e in Irpinia. La nostra regione fa passi da gigante, con una percentuale importantissima: alle 16 di oggi risultava vaccinato il 101,7 per cento grazie all’uso dei residui delle singole fiale di vaccino. Una pratica che consente di somministrare 6 vaccinazioni, anziché 5, da ogni singola fiala di siero. Una buona notizia che aiuterà a raggiungere gli obiettivi della campagna vaccinale delineati dal commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, e che ormai sono noti alla popolazione: 5.9 milioni di vaccinati entro fine marzo, 13.7 entro aprile e 21.5 entro fine maggio.

Intanto, in attesa che anche il vaccino di Moderna cominci ad essere somministrato in dosi massicce – per l’Italia sono state destinate dall’Ue oltre 12 milioni di dosi – nel nostro Paese sono già state vaccinate con il siero della Pfizer 643.219 persone: si tratta del 70 per cento del totale delle dosi consegnate alle strutture, 918.450. Ma con percentuali regionali che superano anche il 100 per cento, come ad esempio in Campania, come già detto.

Ed oggi sono arrivati i primi 5.000 vaccini del secondo carico diretto alla Campania. Il grosso della spedizione da 34.000 dosi arriverà domani mentre una ulteriore coda è prevista per mercoledì. I vaccini sono stati portati negli hub con i frigoriferi. In Irpinia l’hub è l’ospedale “Frangipane” di Ariano. “Questa mattina – dice la dottoressa Maria Morgante, direttore generale dell’Asl di Avellino – per la nostra azienda sono arrivati altri 195 flaconi. Abbiamo effettuato vaccinazioni anche oggi e continueremo a farlo pure domani. Spero che le altre dosi arrivini quanto prima, perché più flaconi arrivano e più accorceremo i tempi sul territorio”.

Le vaccinazioni dunque stanno andando avanti. Stando all’elenco comunicato dall’ente di via degli Imbimbo, si prosegue con medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, guardie mediche, specialisti ambulatoriali, oltre a medici in formazione, specializzandi e tirocinanti dei diversi distretti sanitari della provincia di Avellino.

La settimana prossima dovrebbero vaccinarsi anche i componenti della direzione strategica dell’Asl: dalla Morgante al direttore sanitario, Elvira Bianco, al direttore amministrativo Daniela Capone. Allo stesso tempo, dosi anche per gli ospiti delle residenze sanitarie per anziani e per gli operatori.

Nel frattempo, tutte le Asl della Campania stanno cominciando a progettare la fase successiva, che comprenderà professioni di servizio pubblico ma anche gli ultraottantenni. Per coloro che non potranno andare direttamente ai punti vaccinali verrà inviata una Usca a casa. A Napoli oltre alla Mostra d’Oltremare si cominciano ad esplorare altre location dotate di grandi spazi per effettuare le vaccinazioni.

L’Asl di Avellino sta incontrando tutti i sindaci della provincia di Avellino. Questa mattina summit con i primi cittadini del distretto del capoluogo, oggi pomeriggio è toccato a quelli del baianese, domani a quelli di Atripalda. Al termine della riunione pomeridiano, il direttore Morgante ha incontrato la stampa per il punto della situazione.

“Stiamo definendo con i sindaci dei sei distretti la seconda fase della campagna vaccinale che, spero, cominci quanto prima. Il numero della popolazione da sottoporre a dosi è molto alto, quindi è fondamentale che ci sia la più ampia sinergia tra i sindaci e l’Asl. Fino ad oggi – dice la Morgante – c’è stata data già una grandissima disponibilità per ciò che riguarda i tamponi. Ma anche in questo caso, ci è stato ribadito il massimo appoggio da parte delle amministrazioni locali. Sono loro a doverci fornire le indicazioni delle sedi considerate strategiche per effettuare gli step successivi della vaccinazione anti-covid”.

E dai sindaci stanno arrivando diverse proposte. Avellino, ad esempio, si è detto disponibile a mettere a disposizione il campo Coni di via Tagliamento. “Questa mattina al summit era presente anche il sindaco Festa il quale ci ha prospettato questa possibilità. Ovviamente effettueremo anche noi dei sopralluoghi, ma come detto, i primi cittadini sanno meglio di noi quali sono le sedi migliori. A Cervinara c’è la possibilità del palasport che, tra l’altro, è stato utilizzato, e lo è ancora adesso, per i tamponi. Insomma, c’è ampia disponibilità da parte delle amministrazioni comunali. Decideremo insieme nell’interesse esclusivo dei cittadini”.