VIDEO/ Area Vasta, Tomasone e D’Amelio: “Serve un coordinamento Regionale per tutti i progetti di sviluppo irpini”

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Fabrizio Nigro – L’area vasta di Avellino e le sue strategie per lo sviluppo territoriale: è stato questo il tema al centro del convegno odierno svoltosi presso il Comune di Capriglia Irpina, organizzato su impulso del sindaco Nunziante Picariello in accordo con l’Ufficio Strategico “Europa” del Comune di Avellino.

Un momento di riflessione che ha coinvolto anche l’amministrazione comunale del capoluogo irpino, rappresentata per l’occasione dall’assessore all’Urbanistica Ugo Tomasone, ed i rappresentanti istituzionali irpini in Regione Campania nelle persone dei Consiglieri Rosetta D’Amelio e Maurizio Petracca. A relazionare sullo stato di attuazione dell’Area Vasta anche l’architetto Giuseppina Cerchia e l’architetto Luca Battista, in merito alla riqualificazione urbana, ambientale ed architettonica del centro Storico di Capriglia paventata dal sindaco Picariello.

Sono 38 i Comuni irpini che lo scorso 17 maggio hanno ufficialmente aderito al progetto di Area vasta di Avellino, ed ora l’obiettivo è quello di redigere una programmazione efficace per l’approvazione da parte della Giunta regionale di un accordo quadro da circa 100 milioni di euro che, negli intenti dei sindaci aderenti, servirà a bypassare i bandi ponendosi come progetto omnicomprensivo che mirerà a contrastare il degrado urbano e ad incentivare lo sviluppo sociale, economico, infrastrutturale ed ambientale del territorio, assieme alla creazione di un’agenda digitale.

“Abbiamo lavorato per un anno coinvolgendo attivamente le amministrazioni irpine – ha affermato l’assessore Ugo Tomasone – attraverso quelli che si sono rivelati dei veri e propri workshop con i vari sindaci, con cui ci siamo coordinati ed abbiamo sviluppato le idee che oggi fanno parte del nostro piano operativo. E’ importante capire che bisogna passare da un’ottica di spesa ad un’ottica di investimento, per fare in modo che tali progetti possano davvero creare sviluppo. Abbiamo inoltre fatto nostre alcune proposte che sono state espresse a livelli istituzionali più alti, come quelle lanciate dal Ministro Franceschini per rilanciare il turismo delle aree interne”.

Ma per l’assessore Ugo Tomasone, a questo punto, è essenziale predisporre un tavolo di cordinamento regionale che comprenda il progetto di Area Vasta di Avellino e gli altri piani di sviluppo della Provincia, come il Progetto Pilota Alta Irpinia e quello relativo all’Area Vasta Ariano – Valle Ufita.

Da qui, l’appello ai colleghi del Consiglio Regionale D’Amelio e Petracca: “Questi 3 progetti dovrebbero trovare un coordinamento unico a livelli istituzionali superiori – ha spiegato Tomasone – perché se si riuscisse a mettere a sistema tutto ciò che di positivo c’è sul territorio, si fornirebbero maggiori opportunità ai singoli piani di sviluppo. Non è sufficiente che l’Area Vasta di Avellino ottenga buoni risultati, se i progetti che dovrebbero fare da traino per l’Irpinia non camminano di pari passo”.

Un appello immediatamente recepito dalla Consigliera D’Amelio: “Se mettiamo in relazione tutti i progetti attualmente in essere in Irpinia, ed i relativi finanziamenti, ci rendiamo conto che discutiamo di una cifra complessiva di 1 miliardo e 200mila euro – ha affermato D’Amelio – C’è dunque assolutamente bisogno di un’unica cabina di regia che gestisca e monitori tali risorse”.

“Ci troviamo di fronte a rosee prospettive – ha affermato il sindaco di Capriglia Nunziante Picariello – ed oggi abbiamo voluto fornire uno stimolo agli altri Comuni del progetto affinché si inizi immediatamente a lavorare ala redazione dei piani di sviluppo territoriale da presentare per il Psr, le cui linee direttive sono già state pubblicate da qualche giorno. Abbiamo in mano un’occasione d’oro, che sapremo senz’altro sfruttare al meglio per il bene dell’Irpinia”.

Di altro tenore l’intervento di Maurizio Petracca, presidente della Commissione risorse statali e comunitarie per lo sviluppo del Consiglio Regionale: “La mia non è una bocciatura strumentale, ma sull’Area Vasta del Comune di Avellino nutro delle preoccupazioni legate esclusivamente all’eterogeneità del territorio coinvolto, che fa riferimento a tre diversi Sistemi di Città così come individuati dal Ptcp, oltre all’ulteriore aggregazione di Comuni in ordine sparso. Ecco perché, a mio avviso, l’Area Vasta del Comune capoluogo così com’è risulta più una sorta di cabina di regia per i Comuni, ruolo che avrebbe dovuto svolgere l’ente Provincia, che una vera e propria programmazione omogenea di sviluppo”.

“La difficoltà – ha continuato Petracca – è rappresentata dalla varietà degli strumenti da mettere in campo, date le diverse vocazioni del territori coinvolti per accedere a pezzi di programmazione comunitaria”.

“Comprendo che con l’introduzione della legge Delrio ed il venir meno delle funzioni della Provincia, il Comune di Avellino abbia voluto in qualche modo sopperire a questo deficit ed abbia perciò assunto un ruolo di guida, e trovo che sia un atteggiamento ragionevole. Ma credo che questo ruolo debba svolgersi trovando forme di raccordo tra le altre esperienze che sul territorio irpino si stanno facendo in termini di programmazione e faccio riferimento all’Area Vasta di Ariano e Valle Ufita e al Progetto Pilota Alta Irpinia. Questo non mi pare sia finora accaduto”.

«Il raccordo – ha concluso Petracca – va trovato anche e soprattutto con i riferimenti istituzionali sovraordinati, principalmente con la Regione. Devo dire che su questo il Comune di Avellino ha qualche difficoltà e mostra delle carenze. Il confronto con la Regione, invece, dovrebbe essere serrato e continuo. Altrimenti l’Area Vasta non produrrà risultati concreti”.