Nel pomeriggio si è tenuto ad Avellino il convegno promosso dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Raffaele D’ambrosio L.U.P.T. – Università degli Studi di Napoli Federico II , supportato dal patrocinio morale del Comune di Avellino e dell’ Ordine Architetti P.P. e C. della Provincia di Avellino , presso l’ Aula Magna del Liceo Artistico Scientifico Statale “Paolo Anania De Luca”. La conferenza ha avuto il fine di promuovere un dibattito non solo aperto agli esperti nel campo, ma anche alla cittadinanza, incentrato sulla introduzione e sulla individuazione, all’interno dell’assetto urbano, di infrastrutture verdi oggi considerate strumento della green economy e finalizzate alla valorizzazione dei servizi eco – sistemici e della biodiversità, alla tutela e alla valorizzazione del territorio, alla prevenzione del dissesto idrogeologico ed in infine alle attività di bonifica e di recupero dei siti contaminati.
Al dibattito hanno partecipato l’Arch. Valeria Mauro, Phd del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Raffaele d’Ambrosio”, Ugo Tomasone, Assessore Urbanistica del Comune di Avellino e l’Arch. Fulvio Fraternali,
Presidente dell’Ordine Architetti P.P. e C. della Provincia di Avellino.
“Il tema del verde è a me molto caro – ha dichiarato Ugo Tomasone – il mio intento è quello di sensibilizzare gli altri consiglieri e la Giunta. Di tutti i cento platani abbattuti meno di un terzo è stato ripiantato. Ricordo agli altri ed a me stesso che il viale dei platani è un’immagine storica ed iconografica di Avellino però, mentre su alcuni beni si applica la manutenzione straordinaria, sul verde non si attua. Se non si affronta il problema tra 15-20 anni ci ritroveremo con un viale inesistente”.
“Un altro punto importante è quello di Parco Fenestrelle – continua Tomasone – un’idea straordinaria per collegare Monteforte ad Atripalda attraversando tutta la città di Avellino. Non è stato ancora fatto nulla per la complessità dell’ attuazione in quanto l’ipotesi del parco prevedeva aree di cessione. La nostra idea è quella di efficientare gli orti urbani, un disegno nel verde in cui mantenere un percorso ciclopedonale, una soluzione che ci consentirebbe di evitare espropri e di portare avanti questo progetto con collegamenti orizzontali” – conclude.