“Nulla di fatto. L’azienda, incalzata da tutto il tavolo, dai segretari, dal prefetto e dai sindaci, è stata invitata a ritirare la procedura di licenziamento collettivo, che rappresentava il punto di partenza per riaprire una trattativa serena. Tuttavia, si è dichiarata non disponibile, ribadendo che entro il 31 luglio intende comunque cessare l’attività a Luogosano. Nonostante ciò, ha manifestato la disponibilità ad aprire una trattativa, ma sappiamo che i tempi necessari alla politica in Italia per trovare soluzioni vanno ben oltre i 3-4 mesi. Per questo motivo, avevamo richiesto un tempo almeno fino alla fine dell’anno per ritirare la procedura e successivamente valutare le proposte emerse nei tavoli istituzionali. Tuttavia, l’azienda è stata intransigente, affermando che il 31 luglio intende chiudere la fabbrica.”
Queste le parole del segretario Uilm Gaetano Altieri al termine del secondo tavolo convocato in Prefettura per la vertenza ArcelorMittal di Luogosano.
“La decisione dell’azienda è stata irremovibile, non intendono tornare indietro”, ha aggiunto il sindaco di Chiusano San Domenico, Teodoro Boccuzzi. “Dobbiamo ringraziare il prefetto per il lavoro meticoloso svolto, che ha cercato di convincere la proprietà a rivedere la propria posizione e ad aspettare almeno qualche mese. Ma l’azienda è stata ferma nelle sue intenzioni. Ora l’assessore Marchiello ha dato subito la sua disponibilità a intervenire per creare un tavolo permanente in Regione e chiederemo l’aiuto di tutti”.