VIDEO/ Anzalone e la sua rivoluzione gentile: “Mi candido per una questione morale”

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Antonella Marano – Il professore Luigi Gesù Anzalone ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Avellino. Oggi, in conferenza stampa al centro sociale ‘Samantha Della Porta’, ha analizzato le linee fondamentali del suo programma “affinché Avellino possa tornare a vivere e rinascere nel segno di una vera rivoluzione gentile fatta di giustizia sociale e di politica pulita”.

“Non mi candido – ha precisato – né per ambizione, né per prendere mazzette. Non l’ho fatto mai, figuriamoci ora”.

“La mia rivoluzione – ha precisato riferendosi al termine da lui stesso coniato ‘rivoluzione gentile’ – non vuole essere assolutamente violenta, ma dialogante e propositiva, aperta e partecipata. E vuole essere gentile, vale a dire rivolta alla gente e al popolo di Avellino. Nella nostra città si è arrivati ad un livello di degrado insopportabile, si è amministrato per lorsignori. Oggi è arrivato il momento, data la condizione di povertà e di dramma che stanno vivendo i giovani, di amministrare per il popolo e per chi meno ha. Non a caso, tra le diverse proposte che ho elaborato insieme ad amici e compagni c’è quella della riqualificazione delle periferie con appositi piani”.

Tra i presenti in sala Antonio Gengaro, amministratore dell’era Di Nunno, e Luca Cipriano: “Un amico – così lo ha definito lo stesso Anzalone al momento del suo ingresso – e spero un ‘compagno di avventura’.”

Anzalone ha aperto la sua conferenza stampa citando la tragedia shakespeariana “Macbeth” proprio per far riferimento al periodo buio che ha letteralmente inghiottito la città: “E’ notte sulla Repubblica, è notte sulla città di Avellino. Una notte che iniziò quarant’anni fa e che continua tutt’oggi perché le tenebre sono diventate più fitte. Parlo della notte di Avellino perché è ormai precipitata in uno stato di degrado e povertà totale. Un solo esempio per descrivere lo stato di abbandono della città: le strade che sembrano delle vere e proprie mulattiere, strade ‘rumene’, di quella Romania che visitai negli anni ’70 .

E’ giunto il momento di impegnarci insieme alla società civile e a tutti coloro che credono seriamente in un riscatto di questa città. Dobbiamo impegnarci a superare la lunga notte per rivedere finalmente l’alba. Noi – ha evidenziato lanciando una stoccata al suo partito – siamo reduci dalla disfatta del Pd e del centrosinistra. Una disfatta drammatica e cocente e della catastrofe del Pd in Regione Campania”.

“In Irpinia, invece, il mio partito ha messo in contemporanea un altro convegno (si riferisce all’appuntamento promosso da Roberta Santaniello ndr) che, fino a due giorni fa non c’era, perché quella sala l’avevo prenotata io. Speriamo che elevino il tono dei loro pensieri sulla vita e sulla qualità e che pensino al fatto che siamo giunti ad un livello in cui abbiamo più iscritti che votanti”.

Tra le proposte del professore Anzalone c’è “la rinuncia all’indennità di sindaco che è tra le priorità del mio programma. E la proposta varrà anche per i componenti della Giunta. Non prendo esempio dal Movimento 5 Stelle visto che io sono stato il primo in Italia che si è decurtato lo stipendio allorché non si riusciva ad approvare in Regione una legge di decurtazione di spending. Lo feci perché mi sembrava eccessiva ed offensiva nei confronti della povera gente. Con i soldi a cui rinuncerò io come sindaco e i miei assessori, voglio creare un fondo di solidarietà e di pronto intervento gestito dai servizi sociali e dalla Polizia Municipale. Prevediamo che coloro che hanno un reddito non superiore a 10mila euro l’anno siano esentati dal pagamento dell’acqua e della nettezza urbana. Inoltre, prevediamo che coloro che hanno un reddito non superiore a 20mila euro l’anno siano esentati delle stesse cose per il 50%”.

Un riferimento alla situazione ambientale non poteva mancare: “Non basta bloccare la circolazione delle auto – mi riferisco al provvedimento del sindaco – l’inquinamento in città è legato a molteplici problematiche prima fra tutte è che viviamo in una delle zone più industrializzate, quindi, sono necessari interventi forti e risolutivi da parte delle aziende e anche da parte della Regione”.

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