Alfredo Picariello – Ambiente, lavoro, sviluppo. Ma, soprattutto, lotta alla camorra. “Siamo gli unici che, nel nostro programma, parliamo di contrasto alla criminalità organizzata. Gli unici che poniamo il problema con forza e concretezza”. Luca Saltalamacchia è un avvocato, abituato a studiare e ad approfondire. Candidato alla presidenza della Regione Campania con “Terra”, per l’alternativa a De Luca, Caldoro e Ciarambino.
“Mai avrei pensato di fare un’esperienza del genere almeno fino a luglio. All’inizio ho accettato con molte riserve, guardavo con sospetto il mondo della politica. Adesso, invece, devo dire che sono entusiasta, anche perché sono supportato da un gruppo di persone motivate e perbene che lavora in silenzio ma in maniera molto proficua. Siamo una lista ambientalista e di sinistra, puntiamo alla tutela del territorio e dei diritti delle persone”.
Sinistra spaccata. Ancora una volta. Anche in questa campagna elettorale. Saltalamacchia ne è consapevole. “E’ un rammarico, soprattutto non aver raggiunto un accordo con Potere al Popolo. Ma loro non hanno voluto e, così, si è creata l’ennesima spaccatura a sinistra. Ma noi, almeno, abbiamo riunito Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e i Cobas. Tutte forze che hanno rinunciato al loro simbolo per lottare ad un progetto comune. Sono sicuro che dialogheremo, in futuro, anche con Potere al Popolo, perché sono i cittadini a chiedere una sinistra unita”.
“La rinascita – sottolinea Saltalamacchia – passa attraverso l’ambiente, il lavoro e lo sviluppo. Tre temi fondamentali legati alla tutela del territorio. Dobbiamo fare di tutto per fermare l’emigrazione dei giovani. Nei prossimi cinque anni, grazie alla bonifica dei territorio, alla riconversione industriale, è possibile creare oltre 200mila posti di lavoro”.
Altra questione prioritaria per Saltalamacchia e i candidati irpini di “Terra”, ovvero Rita Labruna, Antonio (Tony) Della Pia, Annamaria De Stefano e Alfredo Galdieri, è il contrasto alla camorra che, in Irpinia, sta alzando la testa con prepotenza.
“Il grande assente di questa campagna elettorare non è De Luca, è la camorra. Nessuna forza politica, a parte noi, solleva la questione. La criminalità è stata in grado di far scendere il silenzio su di essa. Credo che sia assurdo parlare di svolta o di invertire la rotta, senza una seria ed efficace lotta alla camorra”.