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VIDEO/ Acqua, summit in Provincia tra perplessità e polemiche sui conti dell’Alto Calore Servizi

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Alto Calore

Nuovo summit a Palazzo Caracciolo sul futuro del ciclo integrato delle acque.

In attesa che si compia il primo confronto tra i sindaci afferenti all’Alto Calore Servizi (in programma nella prima decade di marzo) stamane in Provincia di Avellino le autorità politiche delle province di Avellino e Benevento si sono ritrovati al tavolo con i numeri uno dei due gestori del servizio idrico in Irpinia e Sannio, Acs e Gesesa.

Il percorso individuato resta quello dell’aggregazione dei due gestori anche se fondamentale sarà il passaggio ed il parere dei sindaci soci delle due assemblee.

Non sono mancate le polemiche e le dure prese di posizione, come quella del Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci che ha spiegato: “Parlo come sindaco di San Giorgio del Sannio e dunque come socio dell’Acs – ha detto – Non c’è alternativa all’aggregazione. L’Alto Calore, nonostante le difficoltà, resta un gioiellino di tecnologia e professionalità che va salvaguardato. E’ lecito avere opinione contrarie ma non si può parlare di risanamenti del bilancio alla Mandrake dopo le gestioni grossolane che si sono succedute all’Ente di Avellino negli ultimi 20 anni. Leggo sulla stampa di persone che parlano di risanamenti facili, ma a ben guardare sono quelle stesse persone che hanno licenziato negli anni quei debiti. A loro, dunque, chiedo come fare”.

Perplesso anche il sindaco di Ariano Irpino e numero uno di Palazzo Caracciolo Mimmo Gambacorta: “C’è la necessità di fare chiarezza sui conti dell’Acs, capire se i crediti che l’Ente ha sono crediti esigibili, quali sono i debiti, quale l’esposizione con le banche, se Acs è in regola con i versamenti contributivi. I bilanci troppe volte sono stati approvati con leggerezza senza la necessità di un approfondimento che era però fondamentale”.

A fare chiarezza sugli aspetti tecnici in corso di discussione è stato il manager di Gesesa, Piero Ferrari: “Il privati – ha detto – è orientato non al profitto ma al servizio, ovvero quello idrico che è necessario garantire 24 ore su 24. Gesesa ha un partner privato (Acea, ndr), Gesesa triplicherà gli utili rispetto allo scorso anno mantenendo la tariffa più bassa della Campania e garantendo acqua ai suoi Comuni sempre. Si parla di profitti perchè i dividenti vengono immessi dentro al capitale sociale di un’azienda il cui 40% è di proprietà del Comune di Benevento. Tariffe più basse con l’aggregazione? Tecnicamente le tariffe sono disciplinate da un piano d’ambito vigente e da una Authority nazionale che legge i numeri territori e determina la tariffa, non la decidiamo noi dunque. Quello che sarà dopo, sarà legato agli investimenti che verranno effettuati, nell’ordine del miliardo di euro per i prossimi 30 anni. Ma avremo bisogno di condizioni solide per farlo, più saremo forti e più daremo garanzie”.

Per Lello De Stefano il patrimonio idrico di Avellino “… non verrà svenduto. Abbiamo la possibilità di offrire a questi territori un soggetto forte ed autorevole che possa rendere efficiente il servizio”.

Infine, Fausto Pepe, sindaco di Benevento, ha auspicato l’unione di intenti tra le comunità irpine e sannite: “Avellino e Benevento devono ragionare in maniera unitaria per risolvere i problemi dell’entroterra in Campania. Dimostriamo di essere classe dirigente che non guarda al campanile ma alla comunità”.

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