Il viceministro Olivero a Summonte: “Contrari al depauperamento paesaggistico”

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Il viceministro all’Agricoltura Andrea Olivero, nonostante le condizioni metereologiche avverse, è stato stamane a Summonte presso l’aula consiliare del comune montano del Partenio. Olivero ha incontrato il primo cittadino Pasquale Giuditta. All’incontro hanno partecipato anche gli amministratori locali per discutere del territorio.

“Si tratta di un incontro importante per parlare di un tema centrale quale l’agricoltura. Tema fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei nostri territori – ha dichiarato il primo cittadino di Summonte Pasquale Giuditta, Dirigente presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari Forestali a Roma – la vocazione dei nostri territori irpini è proprio quella agro-alimetare, essi si caratterizzano per le produzioni di eccellenza che vanno tutelate e valorizzate. E’ stata un’importante occasione per mettere al centro del dibattito l’importanza dell’agro-alimentare e le opportunità dei fondi comunitari legati al Psr 2014/2020”.

“E’ necessario utilizzare tutti i fondi europei nei tempi giusti e nelle modalità corrette – chiarisce Olivero – oltre a recuperare il tempo perso. Soprattutto è importante il coinvolgimento reale del mondo agricolo in sede di pianificazione. Risulta fondamentale che anche i bandi vengano fatti con una strategia del vero investimento. I fondi europei non sono solo integrazione al reddito come interpretato negli anni passati, ma piuttosto un modo per far crescere le aree interne, per mettersi nella condizione con una formazione necessaria di fare agricoltura d’eccellenza.”

“Bisogna fare in modo che vi sia un’attenzione alle aree interne e ad uno sviluppo integrato del territorio – continua il viceministro –  non solo incentivi ma inserire delle condizioni di welfare affinchè si possa vivere nelle aree rurali. Questo comporta per le Istituzioni scelte strategiche per i servizi essenziali. C’è da tenere conto delle necessità di sviluppo in termini assoluti: noi siamo sempre più convinti che nelle aree interne dobbiamo valorizzare le risorse che ci sono, le specificità produttive, non depauperare gli elementi paesaggistici e di territorio inseguendo modelli poco produttivi.

L’agricoltura multifunzionale  – conclude – può e deve essere fondamentale per questo tipo di sviluppo attraverso una stretta connessione al territorio.”

 

 

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