“Da troppo tempo la comunità di Parolise convive con una situazione di gravissimo pericolo determinata dalla presenza di un viadotto risalente ai primi anni sessanta che sovrasta il centro abitato e versa in condizioni di acclarata e inquietante fatiscenza. Il Ministero delle Infrastrutture deve intervenire in tempi rapidissimi per scongiurare il rischio di incidenti che potrebbero avere effetti drammatici sulla popolazione e programmare la delocalizzazione del viadotto.” È quanto scrive il deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, componente della Commissione Lavori pubblici della Camera, in un’interrogazione urgente al Ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio.
“La strada statale 7 – spiega D’Agostino – che dalla città di Avellino va verso i territori dell’Alta Irpinia, mette in comunicazione due parti importanti della provincia. Un’arteria che, come evidenziato dal Comune di Parolise, presenta situazioni di pericolo per la pubblica incolumità, sia per chi transita sul viadotto, sia per chi percorre le strade sottostanti. Il percorso è caratterizzato, infatti, dalla mancanza di corsie di arrampicamento per veicoli lenti, presenta banchine ristrette ed accessi privati che mettono a repentaglio quotidianamente l’incolumità degli automobilisti. Così come la presenza di svincoli non conformi e di intersezioni a raso con la viabilità comunale e provinciale, prive dei più elementari accorgimenti in materia di sicurezza, evidenziati dall’alta frequenza di incidenti e dagli elevati indici di mortalità. Una condizione che si acuisce nel periodo invernale quando le temperature più rigide rendono ancor più critica la percorrenza della strada statale a causa del ghiaccio sulla carreggiata.”
“Sono numerosi e troppe volte drammatici i casi di automezzi usciti fuori strada per l’assoluta perdita di aderenza con l’asfalto – aggiunge il parlamentare – . Il rischio che grossi automezzi perdano il controllo e finiscano sulle abitazioni sottostanti il viadotto è altissimo e va scongiurato. Il Ministero delle infrastrutture intervenga dando un impulso ai progetti di ammodernamento dell’arteria e agevolando l’espletamento delle gare in corso per l’appalto dei lavori. L’opera, infatti, è inserita nel Piano pluriennale Anas 2003-2012, approvato in Conferenza Stato-Regioni già nel mese di ottobre 2004. Ovviamente – chiude D’Agostino – l’obiettivo che tutti dobbiamo porci è quello dello spostamento del viadotto per sottrarre da un rischio continuo chi vive nelle abitazioni sottostanti.”