Via i gazebo, Tomasone: “In primavera con un Corso molto più verde”

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Marco Imbimbo – La ditta che si è assicurata l’intervento, la “Giotto srl”, sta procedendo con la rimozione dei gazebo lungo Corso Vittorio Emanuela. Operazione, questa, propedeutica alla realizzazione del nuovo arredo urbano. «I lavori procedono in maniera spedita», spiega l’assessore all’Urbanistica, Ugo Tomasone. «Ogni gazebo richiede due giorni di lavoro. Abbiamo calcolato entro la prima metà di febbraio verranno rimosse tutte le strutture». Prima di procedere alla rimozione dei gazebo, ditta e Comune hanno dovuto superare un ostacolo che, inizialmente, ha rallentato i lavori. «C’era il problema delle telecamere montate sopra alcuni gazebo, abbiamo superato questo problema installando dei pali poco impattanti. Ora possiamo procedere spediti con i lavori».

Completata la rimozione dei gazebo, si entrerà nella seconda fase dell’intervento quella «relativa all’arredo urbano che consegnerà un volto nuovo al Corso – spiega Tomasone. Dal mio punto di vista, in realtà, già il semplice fatto di aver rimosso i gazebo ha contribuito a migliorare la zona. Il secondo step dei lavori prevede la realizzazione di dodici isole verdi lungo tutto il Corso, compreso le sedute».

Questa seconda fase richiederà un ulteriore mese di lavoro, come spiega l’assessore all’Urbanistica: «Abbiamo programmato la conclusione entro fine marzo o inizio aprile, quindi possiamo dire che quest’anno avremo una primavera con un Corso più verde».

Le varie isole verdi verranno dislocate lungo tutto il Corso, evitando però di realizzarle di fronte ai bar attualmente presenti. Il nuovo arredo, infatti, va ad integrarsi con il piano dehors predisposto dall’assessorato all’Urbanistica. Il regolamento consente, ai locali cittadini, di dotarsi autonomamente dei dehors, secondo alcune prescrizioni fornite dal Comune che vanno dalla tipologia ai colori fino ai materiali da utilizzare. Un doppio programma quello previsto per il Corso, tra dehors e nuovo arredo, che punta a rendere più vivibile, e anche piacevole alla vista, il salotto buono della città.