Via Crucis Tari, Foti: “Bilancio a rischio se non passano le tariffe”

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Marco Imbimbo – Per la città di Avellino, quello di domani, sarà un venerdì Santo di Passione dalle due vesti: quello sacro e religioso e l’altro profano e amministrativo. Oltre a quella che sfilerà per le strade del capoluogo, infatti, ci sarà un’altra via Crucis che impegnerà il Consiglio Comunale dove andrà in scena il dibattito-scontro sulle tariffe Tari. Come da programma, la seduta odierna, non è andata a buon fine. Il numero legale non è stato raggiunto e l’argomento finirà in seconda convocazione.

«Non ho nessun messaggio da dare ai consiglieri né ho la sfera di cristallo per vedere cosa succederà domani», spiega il sindaco, Paolo Foti, al termine del consiglio comunale. «Se la maggioranza non ha intenzione di procedere a un atto propedeutico e fondamentale per il previsionale, ne trarrò le conseguenze, ma per un fatto tecnico e non politico», precisa il primo cittadino.

Il suo non è un avviso ai naviganti nè una chiamata alla armi, ma una constatazione tecnica perché, senza il via libera dell’Aula alle tariffe Tari, la Giunta non può, a sua volta, approvare il nuovo bilancio di previsione perché non sarebbe in equilibrio. «Io sono sereno in vista della seduta di domani – puntualizza Foti – però, rispetto a un’eventuale impossibilità da parte dell’esecutivo di approvare il previsionale, che è un atto di responsabilità amministrativa, dovrò fare delle valutazioni».

Un discorso che, tradotto, significa dover interpellare il Prefetto nel caso in cui la Tari non venisse approvata dal Consiglio, mettendo a repentaglio il bilancio di Previsione. Quest’ultimo, infatti, è uno dei pochi atti amministrativi che, per legge, se non viene approvato può portare allo scioglimento di un Consiglio Comunale. Ma stiamo nel campo delle ipotesi remote, visto che a breve si voterà per eleggere il nuovo sindaco.

Intanto, proprio sulla Tari e quelle nuove tariffe che stanno creando malumore in città, gli assessori Penna e Iaverone, in settimana, hanno fatto chiarezza sugli aumenti. «Le loro spiegazioni sono ineccepibili – sottolinea Foti. Ad Avellino, come costo del servizio, siamo al di sotto della media in Campania che è circa 16 milioni di euro, noi siamo a 13 milioni e 660 mila euro».