«E’ necessario uno sforzo congiunto di tutte le parti in causa, per chiudere positivamente la vertenza Whirlpool. L’obiettivo imprescindibile è la salvaguardia del livello occupazionale dello stabilimento di Napoli». Così il coordinatore nazionale della Cisal Metalmeccanici, Giovanni Centrella, alla vigilia del tavolo istituzionale convocato a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo economico.
«Riteniamo – prosegue il dirigente del sindacato autonomo – che vi siano le condizioni oggettive per garantire il rispetto degli accordi assunti dall’azienda nell’ottobre scorso, all’atto della definizione del piano industriale, puntando sulla valorizzazione di una storica struttura, che dal 1953, anno del suo insediamento, ha sempre garantito il raggiungimento della missione produttiva. In gioco ci sono non solo i circa 450 posti di lavoro dello stabilimento partenopeo, ma anche il futuro dell’intero indotto che, in diverse province della Campania, ruota attorno alle commesse della Whirlpool ed in particolare in Irpinia, con le aziende Pasell (60% produzione) con Cellublook (70% produzione) e Scame Mediterranea (100% produzione), rispettivamente a Montoro, Forino e Sant’Angelo dei Lombardi».
«Auspichiamo quindi – conclude Centrella – che l’approfondimento chiesto dal ministro Di Maio, per un confronto preliminare con i vertici aziendali, sia servito ad individuare, una volta per tutte, con estrema chiarezza, le eventuali criticità emerse, le reali intenzioni della multinazionale americana e le possibili soluzioni ai problemi, affinché si tracci un percorso condiviso e vincolante, che scongiuri definitivamente la dismissione dello stabilimento e ne assicuri una solida prospettiva. Aggiungiamo, pertanto, che non risulterebbero comprensibili ulteriori dilatazioni dei tempi del confronto, che renderebbero soltanto più gravoso il clima complessivo ed incerto il cammino».