Vertenza Novolegno, i dipendenti rilanciano la protesta: domani in Prefettura, poi incontro con i parlamentari

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Riprende in maniera dura la vertenza della Novolegno. Il sindacato annuncia che domani, 25 Giugno, i dipendenti dell’azienda di Pianodardine affiancheranno i lavoratori dell’intero indotto della Whirlpool sotto la Prefettura di Avellino.

La Filca-Cisl insieme alle altre Organizzazioni di settore ha richiesto un incontro urgente, dopo l’assemblea del 18 maggio 2019, in Confindustria sul Protocollo firmato in Regione Campania sulle politiche attive per i dipendenti e soprattutto per un piano di reindustrializzazione dello stabilimento con nuovi investitori. Inoltre saranno chiamati a breve in una pubblica assemblea tutti i parlamentari irpini e i sindaci perché quanto dichiarato in verbale, sia realmente percorso.

“Sebbene il 20 maggio 2019, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si sia stipulato un accordo per il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per i 117 dipendenti della Novolegno, sono state ribadite le motivazioni economiche alla base della decisione del Gruppo Fantoni di chiudere lo stabilimento in Montefredane, in provincia di Avellino”, dichiara il responsabile Filca-Cisl, Giovanni Lo Russo.

Il sindacato sottolinea come è nel verbale stesso la disponibilità del Gruppo a valutare “l’opportunità di avvalersi di un advisor specializzato al fine di promuovere, con la dovuta e sinergica assistenza di tutte le istituzioni coinvolte, progetti di reindustrializzazione presentati da terze parti, che non siano in diretta concorrenza con la società, e che sottopongano un piano industriale congruo e solido. Si procederà ad una valutazione circa la leadership del possibile investitore nel settore di appartenenza e la sua disponibilità a salvaguardare la forza lavoro.”

“Tuttavia – prosegue Lo Russo – le intenzioni della Novolegno di investire 20 milioni di euro solo nello stabilimento in Friuli (notizia da stampa nazionale) senza alcun cenno allo stabilimento di Arcella e ai 117 dipendenti ha ricompattato tanto il fronte sindacale sulla vertenza ma ha visto il coinvolgimento solidale della Chiesa e della istituzioni locali. Ecco che l’assemblea dei Lavoratori insieme al Sindaco di Montefredane, Tropeano, ha voluto fortemente stigmatizzare un atteggiamento del Gruppo Fantoni che sempre più apertamente è disinteressato ai lavoratori e al futuro dello stabilimento in Irpinia”.

Tra mille difficoltà, il Sindacato non si rassegna alla fine della Novolegno in Irpinia: “Approvato il decreto di cassa integrazione, bisogna lavorare perché nuovi investitori con credibili piani industriali ridiano e conservino una fondamentale attività produttiva nella zona industriale di Avellino, per l’economia e per il lavoro dell’intero territorio”.