Avellino – Incontro tra le RSA dei lavoratori forestali a tempo determinato delle varie comunità montane della Provincia di Avellino per una discussione sulle problematiche che investono gli Enti montani, in particolare sulla loro situazione di lavoratori precari del settore forestale. “La gran parte di noi – dicono – opera in questo settore dal 2009 e pensava di aver trovato un lavoro, anche se stagionale, ma che ci garantiva una continuità e la prospettiva di stabilizzazione così come disciplinato dall’art. 16 del Contratto Regionale siglato nel mese di luglio 2009. Nel corso degli ultimi due anni, più volte abbiamo evidenziato ai politici locali, di qualsiasi schieramento politico, le nostre criticità, e sempre abbiamo ricevuto promesse e soluzioni che di fatto non si sono concretizzate. Consci della crisi che attanaglia tutti i settori, pensavamo che razionalizzando la spesa complessiva la Regione Campania potesse investire nel settore forestale in termini di prevenzione e sviluppo per le aree interne montane, ove più insiste il problema della disoccupazione e ove si rischia lo spopolamento del territorio per la totale assenza di sbocchi occupazionali. In questi anni, ci è rimasto vicino solo il sindacato, unica nostra ancora, che ha sempre combattuto per la garanzia occupazionale dei lavoratori forestali OTD, per un nostro futuro sicuro anche senza il raggiungimento di quella stabilizzazione promessa.
Tra qualche mese i politici Irpini ci chiederanno ancora una volta un suffragio che noi non daremo perché stanchi di impegni che puntualmente vengono assunti in occasione delle campagne elettorali ma che puntualmente restano solo parole. Agli stessi politici irpini che rifiutano un qualsiasi confronto serio sul tema del lavoro diciamo “BASTA” con i soliti ritornelli, chiediamo che si impegnino per il rispetto delle zone interne nei confronti del napolicentrismo, che affrontino non a fase alterne il problema della forestazione e dei suoi addetti, ma lo prendano in carica nella loro agenda politica se ancora c’è l’hanno. Ricordiamo, inoltre, ai nostri politici, che sostengono di avere a cuore le sorti dell’Irpinia, che quest’anno abbiamo svolto solo 51 giornate di lavoro, a fronte delle 102 garantite dai contratti nazionali e regionali di categoria, tra l’altro non ancora retribuite e non sappiamo se ci sarà lavoro per noi stagionali il prossimo anno. Così si mette sotto i piedi l’articolo 1 della costituzione italiana “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Quale lavoro? In questi giorni si è parlato molto dello stanziamento di 60 milioni di fondi Fas per la forestazione da parte del governo, ma è giusto ricordarlo che questi fondi non sono sufficienti per il piano 2012, il problema rimane irrisolto e questo pure per i prossimi tre anni ma a pagarne le spese siamo noi operai OTD con il taglio delle giornate, cioè abbiamo un lavoro che non è nemmeno precario perché con 51 giornate e circa 3000 euro annui non sappiamo sé chiamarlo lavoro”, concludono.
Redazione Irpinia
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