Vertenza Cgs, la politica nel mirino dei sindacati: sarà sciopero e blocco della depurazione

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pozzi depurazione solofra
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Linea dura dei sindacati sulla vertenza Cgs/Asi.

Stamane, a margine dell’assemblea unitaria delle parti sociali che si è tenuta al Centro sociale Della Porta di Avellino, è arrivata con forza la richiesta al Prefetto Carlo Sessa per la convocazione di un tavolo – allargato anche alla deputazione regionale irpina – affinché venga sbloccata la vicenda al più presto. Nelle more sarà sciopero e la minaccia del blocco della depurazione.

Troppe chiacchiere denuncia il sindacato.

“La politica è sorda agli appelli che stiamo lanciando da qualche anno rispetto ad una situazione finanziaria dramamtica – ha tuonato Mario Melchionna della Cisl – Ci sono milioni di euro destinati alla depurazione che restano fermi nelle casse della regione senza motivazione valida”.

“Tra 10 giorni – ha continuato Giuseppe Zaolino della Fismic – rispettando il diritto allo sciopero nel settore pubblico, comincerà la nostra protesta. Si ribalta così la situazione poichè sarà il Prefetto e l’Asi a dover rincorrere il sindacato e i lavoratori proponendo una soluzione al problema”.

La politica nel mirino. “C’è un atteggiamento politico non consono a una vertenza così delicata – ha detto Sergio Scarpa della Fiom Cgil – Qui siamo di fronte a una vertenza che la politica non sa riolvere a causa di beghe interne”.

Così Luigi Simeone della Uil: “L’Asi è la cifra delle possibilità di sviluppo dell’Irpinia. Anche la Confindustria è silente come la politica. Su questo misureremo il grado di sensibilità verso la provinciale del livello politico istituzionale regionale e locale”.

Infine, Costantino Vassiliadis dell’Ugl lancia l’appello ai rappresentanti irpinia a Palazzo Santa Lucia: “Vogliamo capire cosa la deputazione regionale può dare alla provincia di Avellino. Sarebbe utile investire anche il presidente della Provincia Gambacorta inserendo la questione della depurazione nelle attività del Patto per lo Sviluppo”.

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