Carenza del personale, struttura fatiscente e tecnologie non all’avanguardia. Questi alcuni dei problemi sollevati da Stefano Branchi, Licia Morsa e Orlando Scocca, delegati Fp Cgil, durante la visita ispettiva presso la casa circondariale Pasquale Campanello di Ariano Irpino.
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Lo scorso 21 giugno, la Fp Cgil era rimasta fuori dai cancelli mentre oggi il segretario nazionale Branchi fa sapere: “La direzione ha mostrato volontà di collaborare e capire i problemi. Il primo è certamente legato al numero del personale. La struttura è fatiscente e ha bisogno di cura, ci sono ambienti non salubri che causano stress del personale. E ancora, turni di svariate ore e mancanza della tecnologia più all’avanguardia”.
Vertenza carceri ancora aperta, tra le condizioni disagiate degli agenti penitenziari e le insofferenze e aggressioni dei detenuti. “Passi avanti non ne sono stati fatti – spiega Branchi – con il capo del dipartimento stiamo discutendo sulle nuove piante organiche”.
Infine Branchi chiosa: “La politica non investe nel carcere. Noi ci domandiamo ad oggi cosa è il carcere e a cosa serve. E’ diventato un contenitore dove viene messo dentro tutto quello che va contro la sicurezza dei cittadini e la polizia penitenziaria deve sopperire là dove non c’è lo Stato. Bisogna agire, e anche in fretta”.