Si sviluppa lungo due corsie il piano di rientro e di pagamento degli stipendi definito dai commissari di Aias Maurizio Arci e Remo Del Genio. Il primo riguarda i lavoratori ancora in servizio per i quali è previsto il regolare pagamento di tutte le mensilità che matureranno per il futuro entro il 15 del mese successivo a quello di rifermento.
Per gli stipendi arretrati è invece ipotizzato il pagamento del primo 33% entro la fine del 2019, di una seconda tranche, sempre del 33%, entro il 2020 e dell’ultima quota (pari al 34%) entro il 2021.
Il secondo capitolo riguarda i lavoratori non più in servizio, per i quali i commissari hanno immaginato due soluzioni: la prima prevede il pagamento, in un’unica soluzione alla sottoscrizione dell’accordo conciliativo, tra il 60 e il 70% dell’importo dovuto con l’impegno alla riassunzione qualora la struttura di Avellino riprendesse la normale attività.
La seconda proposta prevede invece il pagamento di quanto dovuto ad ogni singolo lavoratore in base ad un calendario che fissa il versamento del primo 33% entro 10 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo. Un’altra quota del 33% sarà corrisposta alla data del 30 ottobre 2019, mentre la quota residua del 34% sarà versata il 28.02.2020.
Le proposte sono state sottoposte dai due commissari ai segretari generali e di categoria di Cgil, Uil e Ugl che si confronteranno nei prossimi giorni con i lavoratori. “E’ una proposta da valutare con molta attenzione che sembra finalmente garantire una certa sicurezza economica ai lavoratori”, precisa il segretario di Ugl Costantino Vassiliadis che guarda con cauto ottimismo anche alla possibilità di riapertura del centro di via Morelli e Silvati.
“I locali sono stati messi a norma e in sicurezza. Certo, non sono un tecnico nè un esperto in materia, ma non posso non registrare che è stato fatto uno sforzo non indifferenze per provare a recuperare la sede di Avellino ancora sotto sequestro. I commissari hanno del resto sempre dichiarato di puntare alla riapertura del centro, speriamo di raggiungere l’obiettivo, sarebbe davvero una svolta per questa complicatissima vertenza”.
Le parti torneranno al tavolo del confronto il prossimo 13 marzo alle 15.30. Un appuntamento dal quale dovrebbe emergere qualche certezza in più sul futuro dei lavoratori.