Marco Grasso – “Non è più possibile andare avanti. I lavoratori delle strutture Aias di Avellino, Calitri e Nusco vivono una situazione di gravissimo disagio che sta mettendo a repentaglio anche la sopravvivenza quotidiana”. Il segretario della Funzione Pubblica Cgil Marco D’Acunto spiega così le ragioni alla base della decisione di proclamare lo sciopero della fame.
Mentre si attende che l’Asl di Avellino completi l’iter, previsto a seguito dell’attivazione del tavolo in Prefettura, che dovrà portare all’assegnazione dei pazienti dell’Aias di Avellino ad altre strutture riabilitative della provincia e, con essi, anche il trasferimento a dette strutture dei lavoratori (in attesa dei risvolti dell’eventuale ricorso al Tar da parte dell’Aias Onlus), permane, dunque, la difficilissima situazione di ritardo nei pagamenti nata già prima dell’emergere dei fatti giudiziari ben noti. A partire dalle 8 di lunedì 23 aprile il segretario generale D’Acunto ed alcuni lavoratoridell’Aias cominceranno lo sciopero della fame e un presidio permanente sotto la sede dell’Asl di Avellino.
“Una forma di protesta volta a sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale, l’Aias nazionale, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, il Presidente della Giunta Regionale il Presidente della Repubblica e tutte le istituzioni affinché si ricerchi la modalità attraverso la quale possano essere immediatamente pagate ai lavoratori almeno le mensilità relative ai mesi di luglio, agosto e settembre 2017”, precisa D’Acunto. La protesta potrebbe spostarsi, successivamente, in Via Cipro a Roma, sotto la sede dell’Aias nazionale.