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Verso le regionali – I dilemmi del Governatore: una coalizione troppo allargata e la querelle Ciarcia – Petitto

Michele De Leo – Archiviata la pausa ferragostana, le forze politiche di centrosinistra sono chiamate a chiudere i giochi in vista del termine ultimo per la presentazione delle liste, previsto per sabato 22 agosto. Nonostante lo slittamento dell’appuntamento elettorale e la lunga fase preparatoria, le prossime si annunciano ore concitate: alcune liste – come i Popolari di Ciriaco De Mita – accusano ancora difficoltà a trovare nomi validi per chiudere il discorso candidature, altre restano a rischio a causa della volontà del Governatore uscente Vincenzo De Luca di non arrivare al voto con una coalizione troppo allargata. Ci sono, poi, i nodi da sciogliere, in primis quello del Partito Democratico che non riesce a decidere se tenere fuori, in Irpinia, il presidente dell’Alto Calore Michelangelo Ciarcia, di area Dem, o l’ex presidente del consiglio comunale di Avellino Livio Petitto, vicino ad Umberto del Basso de Caro. La patata bollente potrebbe essere passata direttamente nelle mani del candidato Governatore, a dimostrazione dell’incapacità – da parte del secondo partito italiano – di prendere decisioni e assumersene le responsabilità. Il Pd ha perso l’ennesima occasione di presentarsi agli occhi dell’elettorato come un partito vero, con una classe dirigente capace di fare sintesi. Soprattutto in provincia di Avellino, si è dimostrato, invece, lacerato ed in mano alle varie correnti, interessate soprattutto a prevalere sugli avversari – alleati piuttosto che al bene comune di una forza politica che appare ben lontana dalla fase di maturità politica. Per questo, alla fine, potrebbe essere proprio il candidato Governatore – con il suo piglio decisionista ed autoritario che lo caratterizza – a dirimere la querelle Ciarcia – Petitto. La questione interna ai democrat irpini sarà, però, solo uno dei nodi che Vincenzo De Luca dovrà sciogliere nelle prossime ore. L’ex sindaco di Salerno ha fissato per questa sera la deadline entro la quale partiti e forze civiche devono presentare gli elenchi completi delle candidature e sottoscrivere l’apparentamento con il presidente uscente. Subito dopo, i fedelissimi dell’ex sindaco di Salerno cominceranno a spulciare i nomi di tutti gli schieramenti, al fine di centrare l’obiettivo imposto dal candidato Governatore: presentarsi all’appuntamento elettorale con un massimo di 14 schieramenti a supporto. Un compito tutt’altro che agevole se si pensa che sono ben 17 le liste che sperano di essere al via della corsa verso palazzo Santa Lucia e, soprattutto, che l’appello a trovare accordi per accorpare i partiti e gli schieramenti civici è caduto quasi del tutto nel vuoto: solo Più Europa ed i Liberali hanno accettato il matrimonio politico in vista del voto regionale. Nonostante i sondaggi favorevoli, non mancano le problematiche per il Governatore uscente e la sua coalizione. Di questi tempi, anche avere i favori del pronostico ed il vento in poppa può avere i suoi riflessi negativi.  

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