Verso le regionali – Le divisioni del centrodestra: Forza Italia prova a blindare la leadership ma la Lega non cede

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Michele De Leo – Un segnale al partito e agli alleati. Sarebbe questa la vera lettura dell’ultima mossa realizzata dai vertici regionali di Forza Italia, con il coordinatore Domenico De Siano che ha commissariato i vertici provinciali di Napoli – Stanislao Lanzotti subentra a Paolo Russo – Salerno – lo stesso De Siano assume l’incarico di Vincenzo Fasano – e Avellino, dove Cosimo Sibilia lascia a Fulvio Martusciello che, nelle scorse settimane, era andato giù in maniera molto dura nei confronti del Senatore e presidente della Lega Dilettanti. Il coordinatore regionale del partito – in accordo con Silvio Berlusconi – ha mandato un segnale netto: Forza Italia rivendica con forza la candidatura di un proprio rappresentante alla presidenza della Regione Campania e punta tutto su Stefano Caldoro. La scure è, dunque, calata su coloro che avevano messo in discussione questa decisione, anche per lanciare un messaggio di chiarezza agli alleati: la leadership del centrodestra in Campania non è in discussione e l’indicazione del candidato presidente spetta agli azzurri. Una dimostrazione di forza che, però, non avrebbe scalfito le convinzioni di Matteo Salvini, il quale vuole un uomo della Lega a sfidare Vincenzo De Luca per il massimo scranno di palazzo Santa Lucia. La partita, in questo caso, si giocherebbe tra il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano e l’ex rettore dell’Ateneo di Salerno Aurelio Tommasetti. Un braccio di ferro al quale guarda con particolare attenzione il Governatore uscente: un centrodestra diviso al prossimo appuntamento elettorale potrebbe essere la condizione ideale per riconfermarsi alla guida della Regione Campania. Difficile immaginare, però, un clamoroso autogol – soprattutto alla luce del vantaggio che arriva dai sondaggi – delle forze di centrodestra che, negli anni, hanno sempre dimostrato – a differenza dei loro avversari – di saper trovare la giusta sintesi tra le varie e differenti posizioni. Resta, però, complicato il percorso per ricreare un gruppo unito ed affiatato, in cui ogni componente lavori nel migliore dei modi per riportare la coalizione alla guida di palazzo Santa Lucia. E’ chiaro, dunque, che il presidente De Luca può trovare un qualche vantaggio da questa situazione, a patto che riesca a risolvere i dissidi interni al suo gruppo, in cui il Movimento Cinque Stelle ha scelto di puntare sul Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e auspicherebbe il sostegno del Partito democratico. Un’eventualità, quest’ultima, che darebbe via libera a qualunque centrodestra. I giochi sono, però, tutt’altro che fatti e le prossime settimane – Coronavirus permettendo – saranno fondamentali per la definizione di alleanze per il completamento di un mosaico che, in questa fase, è ancora tutto da realizzare.