Michele De Leo – Nessun rinvio: nonostante la attese e gli impegni assunti, le elezioni provinciali restano confermate al 13 dicembre. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto rilancio – nella cui bozza era previsto, all’articolo 27, il rinvio dell’appuntamento elettorale al prossimo 28 marzo, così come proposto al Consiglio dei Ministri dall’Upi, l’Unione delle Province d’Italia – provoca delusione negli amministratori delle 27 amministrazioni chiamate al voto. Le elezioni si dovrebbero tenere in un’unica giornata – il prossimo 13 dicembre – con il serio rischio di assembramenti pericolosi per la salute pubblica. Da Roma fanno sapere che la norma sarebbe stata esclusa solo all’ultimo istante, ma che dovrebbe essere inserita in un nuovo Decreto di imminente pubblicazione. Il tempo a disposizione, però, resta molto poco: l’appuntamento elettorale in programma il prossimo 13 marzo impone – già nel corso dei prossimi giorni – l’avvio delle procedure per la composizione delle liste e la raccolta delle firme necessarie alla presentazione delle stesse. La beffa, a questo punto, potrebbe essere dietro l’angolo: in un Paese che si avvia ad un nuovo lockdown, con limitazioni e restrizioni che riguardano numerose attività, potrebbe tenersi un appuntamento elettorale che potrebbe chiamare al voto, in una sola giornata, 1400 amministratori di 118 comuni irpini. Peraltro, si tratta di un appuntamento che coinvolge e interessa esclusivamente gli amministratori locali e che ai cittadini interessa molto poco. Soprattutto in questa fase.
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