Verso il congresso Pd, Sabrina Polcari: “Si riconoscano umilmente gli errori commessi”

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“Il Partito Democratico irpino vive da tempo una fase di sbandamento e non sarà la ricerca dei colpevoli ad aprirne il nuovo corso. La strada da percorrere è quella della responsabilità, a partire da chi ha ricoperto e da chi ancora ricopre ruoli strategici all’interno del partito. Al Direttorio, oggi, chiediamo un gesto di umiltà politica, ovvero di riconoscere i limiti e gravi errori commessi e da questa consapevolezza ripartire” – ad affermarlo è Sabrina Polcari, Segretario del circolo Pd di Altavilla Irpina. 

“Noi siamo pronti a metterci nuovamente in cammino – continua Polcari – perché non siamo più interessati a commentare i disastri del Partito Democratico e le sue rovine: per evitare che ciò si ripeta, ci appelliamo a tutti coloro che hanno questo fine, quello di determinare un nuovo inizio per il partito”.

“È il tempo della responsabilità, sinonimo di collettivo, di quella “fatica” che si chiama militanza e che l’unica via da percorrere per portare il Pd Irpino a meritare di essere la più grande intuizione politica dei tempi moderni.

“Si riparte solo legittimando un percorso che trova nella discussione e nel confronto democratico, la linfa per la costruzione di un nuovo gruppo dirigente che non fa della politica un mero calcolo di ambizioni, ma che abbia la consapevolezza delle prossime sfide da affrontare. Le elezioni politiche ma ancor prima il destino di Avellino Città Capoluogo, che sembra essere l’ultimo tassello che serve all’Udc di De Mita per completare un disegno avviato da tempo: la gestione di importanti progetti di sviluppo per la nostra provincia.
Un congresso lampo servirebbe solo a “salvare” i destini dei singoli e, a non individuare un gruppo dirigente capace di avere una visione comune sulle questioni e che abbia, soprattutto, la consapevolezza di essere gruppo dirigente del più grande partito italiano”.

“Si apra la fase congressuale – conclude Polcari – fatta di incontri e di proposte: una fase che non lasci spazio alle ambizioni personali ma che metta al centro il valori del Partito Democratico inteso come comunità politica e non come gruppi politici che si muovono autonomamente. L’unico percorso “itinerante” che abbiamo davanti a noi è quello di un congresso vero, che parli agli iscritti, quelli veri, quelli che in questi mesi soffrono per la mancanza di una guida. Le associazioni, i gruppi politici, adesso, hanno il dovere di ritrovarsi in unico contenitore politico, quello del Pd irpino con l’obiettivo comune di ricostruire la comunica democratica”.