Verso il campionato – Porte girevoli in attacco per l’Avellino: dopo Kanoute e (forse) Micovschi si attendono Curcio e una prima punta per sognare in grande

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Michele De Leo – Il reparto offensivo dell’Avellino resta un cantiere aperto. L’arrivo ufficiale di Mamadou Kanouté dal Palermo e quello, probabile, di Claudiu Micovschi dal Genoa garantiscono nuove soluzioni al gioco del tecnico Piero Braglia ma non completano la rosa in attacco. I biancoverdi hanno l’obbligo di acquistare un trequartista – per consentire all’allenatore di virare sul nuovo schema di gioco – ed una prima punta in grado non solo di alternarsi ed affiancare il confermato Maniero ma, nello stesso tempo, di garantire un importante bottino di reti. Senza una prima punta con queste caratteristiche, l’Avellino farebbe fatica a competere con le squadre di altissima classifica. I lupi rischierebbero di finire penalizzati dalle stesse difficoltà dell’anno passato, quando troppo spesso hanno accusato problemi in fase realizzativa ed hanno dovuto aggrapparsi a centrocampisti e difensori per vincere partite fondamentali. Se, per il ruolo di trequartista, l’obiettivo resta sempre Alessio Curcio del Foggia, il sogno proibito per l’attacco porta ancora il nome di Marcello Trotta. Per questo, appaiono ingenerose le critiche rivolte alla società per l’acquisto di Kanoute: il 28enne senegalese con un passato tra Benevento, Valle d’Aosta, Ischia, Juve Stabia, Pro Vercelli, Catanzaro e Palermo non può e non deve essere il finalizzatore dell’Avellino. Nessuno può immaginare che un giocatore che, finora, ha realizzato 29 gol in 221 apparizioni possa consentire il salto di qualità in fase realizzativa. Con buona probabilità, il colpo per l’attacco arriverà nelle ultime ore di calciomercato, quando società e giocatori avranno abbassato le proprie pretese. Nel frattempo, l’Avellino deve sistemare Santaniello e Bernardotto oltre a De Francresco e Miceli. Il primo andrà via a titolo definitivo, mentre l’ex Lanusei dovrebbe rinnovare per essere poi girato in prestito.