Avellino – Hanno incassato 3480 voti di lista i Verdi di Avellino e avviano la loro fase post elettorale. “In Irpinia i Verdi da oggi saranno protagonisti nelle idee, nei contenuti che la politica dovrà affrontare e nell’aggregazione di forze che sapranno mostrare impegno e amore per questa terra. E’ stata una campagna elettorale particolare dove il vero vincitore delle ultime elezioni, però, è risultato essere il partito del non voto che insieme a quello delle schede bianche e nulle diventa il partito di maggioranza assoluta nel Paese. Si tratta di un segnale che dice chiaramente che una politica rissosa ed urlata non è in grado di intercettare le richieste e risolvere i problemi dei cittadini. Serve al più presto un progetto di governo non contro qualcuno ma per qualcosa”.
“Passata la fase di riflessione sul voto – assicurano dal Sole che ride – sarà necessario avviare una fase di costruzione e di rilancio dell’azione dei Verdi attraverso una costituente ecologista, sul modello francese. Una fase politica è conclusa, ci vuole un nuovo soggetto ecologista, non un partito, ma una rete di associazioni sul modello francese. E’ necessario superare l’antiberlusconismo e affrontare i temi”. Ripartire dai grandi temi quindi, come lo sviluppo sostenibile, la privatizzazione dell’acqua, la precarietà, l’inquinamento. E Pasquale Puorro segretario del partito e candidato alla carica di consigliere regionale alle elezioni di domenica e lunedì commenta: “Desidero ringraziare vivamente gli elettori che hanno riposto la propria fiducia nel programma e nei candidati al consiglio regionale. Con il loro sostegno hanno consentito il raggiungimento di un importante risultato. In questa fase è fondamentale ripartire dal territorio, dalle iniziative ambientaliste, coinvolgendo le associazioni e i movimenti, lavorando insieme per rafforzare il contatto con i cittadini. Occorre impegnarsi in iniziative concrete sull’ambiente e sui diritti. E’ necessario rilanciare le Federazioni locali garantendo loro una vera autonomia organizzativa ma soprattutto è necessario ripartire dal metodo delle nostre origini e dai principi ispiratori del partito dei Verdi. La collocazione politica di una forza ecologista non può essere esclusivamente a sinistra. Deve essere trasversale, per poter aggregare le sensibilità ambientali. A Taranto, davanti all’Ilva gli studenti chiedevano: ne destra ne sinistra, ma aria fresca”.
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