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Vendola a Bassolino: “La Puglia è contro la discarica di Savignano”

Savignano Irpino –
Il sito di stoccaggio, per foss e sovvalli, previsto a Contrada Ischia, ha suscitato le proteste anche dei comuni pugliesi del Subappennino dauno in quanto l’area è al confine tra i territori della Puglia e della Campania. A scendere in piazza, anche il Governatore pugliese Nichi Vendola che chiede, oggi più che mai, la “…disponibilità ad attivare subito un tavolo politico, tra le Regioni Puglia e Campania, al fine di trovare una soluzione concertata sulla questione del sito di Savignano Irpino, destinato ad ospitare una discarica di rifiuti”. E Vendola, che fa propria la “causa di Contrada Ischia”, scrive una seconda lettera al collega Antonio Bassolino “… ti informo che a Panni e in tutto il Subappennino Dauno è diffusa una vasta agitazione e una forte preoccupazione per l’ordinanza del Commissario all’Emergenza Rifiuti della Campania, Corrado Catenacci, finalizzata a trasformare il sito di Savignano in una discarica di rifiuti. La volontà delle popolazioni, delle amministrazioni locali e della Provincia di Foggia è così determinata – continua – da farmi ritenere che ogni atto teso a realizzare l’ordinanza comporterà una protesta tale da rendere assai problematica la fattibilità dell’opera. La Regione Puglia, del resto, non potrebbe che riconoscersi nelle ragioni delle proprie popolazioni. Per questo credo opportuno, anzi necessario – conclude Vendola – attivare subito un tavolo politico fra le due Regioni ed i rispettivi assessori all’Ecologia. Solo con il confronto e con il consenso sarà possibile individuare una soluzione”. Un accurato appello, dunque, dalla Puglia alla Campania mosso dalla volontà di scongiurare che le popolazioni dei comuni di Savignano Irpino, Montaguto, Greci e Panni possano scendere in piazza e contrastare, mettendo a rischio anche la propria vita, perchè il sito non venga realizzato: le comunità, infatti, non ci stanno all’ordinanza del commissario di Governo Catenacci, con la quale ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di “Ricomposizione morfologica della cava in località Ischia”, in altre parole della mega discarica allo scalo di Panni-Montaguto. In risposta a questo provvedimento, ricordiamo si sono dette pronte anche ad una vera e propria mobilitazione generale, con due presidi permanenti all’altezza dello Scalo di Savignano e dello Scalo di Montaguto-Panni. Una vera e propria barriera umana contro l’arrivo delle ruspe che dovranno procedere all’espropriazione dei terreni, circa 60 ettari. (Emiliana Bolino)

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