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VD/ Memorial, derby del rosso: “Calcio e vino, eccellenze d’Irpinia”

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Mirabella E. – Cosa hanno in comune le uve dei Colli di Parma, i vitigni della Gironda e le inimitabili uve Aglianico delle terre d’Irpinia? Sicuramente i suggestivi declivi su cui si inerpicano le viti e i vigneti ma anche tre territori di successo – il parmense, la città di Bordeaux e la verde Irpinia appunto – che hanno fatto dei loro prodotti tipici il proprio marchio di riconoscimento a livello internazionale. E’ così che le realtà territoriali di Parma, Bordeaux e Avellino incroceranno le armi fuori e dentro il rettangolo verde di gioco del Partenio-Lombardi dove in serata è previsto il primo triangolare ‘Memorial Taccone’.
L’anteprima del torneo calcistico estivo ha visto presso il Radici Resort di Mirabella Eclano, relais dell’azienda Mastroberardino, quello che a tutti gli effetti può essere considerato come il più gustoso degli antipasti dello spettacolo che questa sera offriranno in campo i biancoverdi di Rastelli con i crociati di Donadoni e i francesi di Sagnol.
Pietanze tipiche irpine, curate da Francesco Spagnuolo, chef del Morabianca, hanno fatto da cornice alla serata di gala nel cuore della zona vitivinicola più importante della Campania che ha visto protagonisti i tesserati dell’Avellino e i dirigenti delle due compagini di Parma e Bordeaux. “L’Irpinia è protagonista nel mondo con i suoi vini – ha riferito Paolo Cappiello, area manager Sud Italia per Mastroberardino – Come il calcio, che è una delle basi culturali della maggior parte delle popolazioni del globo, così anche il vino e la storia vitivinicola esprime e diffonde il sapere della gente. Il Memorial Taccone sarà una sorta di derby del vino e possiamo affermare con certezza che il nostro Taurasi non è da meno rispetto ai grandi vini bordolesi”. Un occhio anche all’andamento del mercato internazionale: “Il mercato dei vini irpini sta reagendo molto bene perchè l’Aglianico e il Taurasi sono prodotti conosciuti – ha continuato Cappiello –. Insieme agli altri attori del settore la nostra azienda partecipa al successo dei vini irpini con una concorrenza leale e con una forte identità, anche perché i vitigni irpini sono riconoscibili in tutto il mondo”. (@antopirolo)

(di seguito l’intervista a Paolo Cappiello)

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