Valle del Sabato, potenzialità e criticità. Se ne discute al circolo PD di Prata con la presidente D’Amelio

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“L’Irpinia… Ombre e luci della Valle del Sabato. Criticità da risolvere e risorse da potenziare”. E’ questo il titolo del convegno organizzato dal circolo PD di Prata P.U. che si svolgerà venerdì 15 luglio alle ore 18 presso la sala consiliare.

Ne discuteranno il sindaco di Prata P.U. Gaetano Tenneriello, il giornalista del Mattino Annibale Discepolo, Bubba Francesco Iandolo (referente provinciale dell’associazione Libera), il Presidente dell’associazione Info Irpinia Francesco Celli, la segretaria del circolo PD di Prata P.U., Maria Renna, e Crescenzo Fabrizio, autore del romanzo “Le divergenze perpendicolari”. I lavori saranno conclusi dal Presidente del Consiglio Regionale della Campania, on. Rosetta D’Amelio.

Questo il commento di presentazione all’iniziativa della segretaria Maria Renna.

“La valle del sabato: il simbolo di un’Irpinia ferma in un déjavu, in una sorta di tempo che gira su se stesso, un tempo immobile che è una prerogativa soprattutto di questi paesi. Siamo stati pietrificati rispetto ai problemi che da anni ci trasciniamo, che vanno dall’inquinamento e alla crisi economica e sociale continua la dirigente democratica – una terra piena di contraddizioni ma ricca di peculiarità. Peculiarità e identità che devono essere riscoperte per inventare di nuovo un modello economico e sociale che duri nel tempo. Un territorio che deve provare a rialzarsi. In questi anni la sua rappresentazione è stata quella di un territorio che non si ama: che vuole essere assistito, figlio di quel sentimento malsano della politica. Un territorio che non ha avuto cura per se stesso per cui oggi si vive questa dimensione di grande crisi, perdendo l’unica strada per sopravvivere.”

“Con il convegno del 15 luglio che si svolgerà a Prata P.U. si vuole analizzare lo stato di salute di questa terra – conclude Renna – provando a lanciare una discussione seria sui problemi e sulle risorse della Valle del Sabato attraverso la buona politica: quella che si mette in sintonia con i bisogni della comunità e dà il meglio in termini di risposte. Non è un semplice ribadire un’identità, ma tocca alla politica, a chi amministra un territorio, e alle associazioni, di avere dentro di sé la coordinate generali di un’idea di Irpinia e riconoscere, attraverso la loro sensibilità, cosa è diventata nel tempo. La politica è solo lo strumento, i veri attori sono i cittadini, le associazioni e gli amministratori che devono riscattare e stimolare azioni concrete sui loro territori e questo atto di amore può cambiare veramente questi luoghi per immaginare un futuro diverso e migliore”.

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