In calo del 20% rispetto all’anno precedente, sono stati stimati in oltre 7 milioni gli italiani che quest’anno trascorreranno le vacanze pasquali in vacanza in Italia e, in percentuale nettamente inferiore, all’estero. Dunque sembra che il timore per gli attentati abbia comunque condizionato le scelte della popolazione, che in base ai dati sembra prediligere sempre più le mete italiane (una scelta effettuata da quasi l’85% della popolazione di vacanzieri). Tutto ciò in base alle stime della Coldiretti.
Tra coloro che partono per l’estero, in netto ed evidente calo quelli diretti verso le destinazioni tradizionali del nord Africa mentre, tra quanti decidono di restare in Italia, a soffrire di più il calo sono le grandi città (si pensi solo che oltre di due milioni di italiani hanno rinunciato all’appuntamento religioso del Giubileo di Roma per il timore degli attentati terroristici).
Ciò a favore dei piccoli centri, le mete di montagna e, in particolar modo, gli agriturismi. Il desiderio di una meta tranquilla, unita alle preoccupazioni per il clima internazionale, hanno infatti senza dubbio agevolato le località di campagna, che registrano forti crescite delle presenze.
In questo senso, infatti, è cresciuta anche l’offerta di alloggi e ristorazione (a partire dalla semplice messa a disposizione di luoghi per campeggi e pic-nic fino ad arrivare alla ricca offerta gastronomica con i prodotti biologici e a chilometro 0 degli agriturismi) da parte dei numerosissimi luoghi italiani localizzati in zone di campagna.
Dal momento che la Pasqua resta una festa di famiglia, la maggior parte di coloro che decide di spostarsi lo fa alloggiando presso case di parenti e amici, confermando la scelta di sfruttare l’occasione di un breve soggiorno per ritornare presso le proprie città d’origine.
Ritorna inoltre con decisione anche l’abitudine del viaggio a breve raggio da realizzare in giornata per fare una scampagnata o una visita a un museo.
Per quanto riguarda, infine, la durata media della vacanza, essa si aggira tra i 3 e i 4 giorni con l’obiettivo principale di concedersi un momento di relax e di gustare a pieno gli aspetti enogastronomici della vacanza. La spesa per acquisti di souvenir alimentari, pranzi e cene rappresenta infatti circa un terzo del budget generale della vacanza che supera i 350 euro a persona per un totale di quasi 2,5 miliardi di euro.