Marco Imbimbo – Una assegno di 500 euro consegnato dall’Us Acli all’associazione “Minori in primo piano onlus“, presieduta da Tiziana Tomeo. E’ questo il senso della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo di Città alla presenza dell’Assessore alla Cultura, Michela Mancusi, il presidente di Coni Avellino, Giuseppe Saviano, la presidente di Us Acli Avellino, Tiziana Ciarcia, e l’organizzatore di “Avellino Fantasy – Bimbo Days”, Sergio Trezza.
I soldi sono stati raccolti proprio nel corso della manifestazione svoltasi lo scorso 30 giugno. In apertura di conferenza, Mancusi ha voluto ringraziare l’impegno di Trezza, ma anche del suo predecessore Bruno Gambardella. Ciarcia, invece, sottolinea come l’Us Acli abbia risposto a questo appello per il secondo anno di fila, contribuendo alla riuscita di “Bimbo Days”, mentre Saviano apprezza l’impegno che “il Comune sta dimostrando per il territorio. Non è la prima volta che collaboriamo con l’assessore Mancusi, ma anche con l’Us Acli. IL tutto è finalizzato al miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.
Il presidente del Coni, però, non nasconde le tante difficoltà che si incontrano ogni volta per organizzare una manifestazione. “Dobbiamo sempre lottare contro la burocrazia. Chiediamo al Comune di alleggerire la richiesta dei permessi – spiega Saviano. Ogni volta arriviamo in commissione di vigilanza con faldoni spessi 20-30 centimetri”.
Sergio Trezza sottolinea i risultati ottenuti da “Bimbo Days” con quei 5 mila bambini che hanno partecipato alla manifestazione: “Non è un risultato da poco. Il nostro slogan è “Avellino città dell’infanzia”, stiamo dimostrando che questo percorso si può fare e siamo pronti a riproporre l’evento anche il prossimo anno”.
La scorsa edizione di Bimbo Days ha visto al centro delle attenzioni i minori in difficoltà, con il contributo a favore dell’associazione presieduta da Tiziana Tomeo. “Questo assegno rappresenta un messaggio importantissimo – spiega il presidente di “Minori in primo piano”. Bisogna tutelare i minori, perchè spesso sono vittime di vicende che possono turbarli psicologicamente, come il divorzio dei genitori. Oppure sono orfani dopo casi di femminicidio dove si ritrovano ad aver perso un genitore perchè ammazzato dall’altro. Lo Stato deve essere più attento a queste situazioni”.