Università di Salerno campus verde: migliore consumo, meno costi

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Migliore consumo, meno costi. E’ la scommessa dell’Università di Salerno, un ateneo in continua evoluzione – con 40.000 iscritti – organizzato in forma di campus: il campus di Fisciano e quello di Baronissi, che insieme impegnano una superficie complessiva di 1.300.000 mq, con un consumo annuale di energia elettrica pari a circa 11.000 MWh. Aule per la didattica, laboratori di ricerca, mensa e punti ristoro, residenze per studenti, asilo nido e centro sportivo polifunzionale.

Numeri e dotazioni che danno una percezione assai tangibile del fabbisogno energetico necessario all’esercizio di complessi di tali dimensioni. Eppure per l’ateneo-campus la sfida è iniziata, e da tempo. Dal 2007 UNISA ha avviato una pluralità di interventi – contemplati nel Piano Energetico d’Ateneo – a favore della produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo prioritario di rendere i campus progressivamente autosufficienti.

Tetti fotovoltaici, solare termico, impianti di cogenerazione, solar cooling e interventi mirati di gestione energetica hanno ridotto del 30% il fabbisogno dell’ateneo. Un risultato ottenuto grazie alla messa in atto di scelte energetiche strategiche ben precise. Il Piano Energetico d’Ateneo ha previsto lo stanziamento di importanti risorse economiche (attingendo spesso a canali di finanziamento ad hoc predisposti dalla Comunità Europea) per realizzare, da un lato, interventi infrastrutturali in grado di incidere sui rendimenti energetici, e dall’altro, interventi di autoproduzione energetica da fonti rinnovabili ed assimilate.

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