Uniti per Pratola Serra: “Chi paga per il concerto di Gigi D’Alessio?”

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Di seguito la nota di “Uniti per Pratola Serra”:

“Centinai di migliaia di euro ogni anno vengono spesi  a Pratola Serra per  Il concerto di fine estate in onore di Maria Ss. Addolorata e San Gerardo Maiella. E’ diventato ormai un caso. Sapere chi finanzia i concerti dei “Big” nel comune irpino di 3700 anime è diventato un vero mistero.  Come fanno dunque: Parrocchia, Amministrazione Comunale ePro Loco a reperire i fondi per gli “sfarzosissimi” festeggiamenti della festa dei  Santi patroni a Pratola Serra?

Dal 2008 ad oggi i Pratolani non hanno mai ricevuto risposta.  Pratola Serra nel primo week end di settembre, diventa la “paperopoli” irpina. Tutti ricorderanno i grandi artisti che negli anni si sono esibiti in occasione dei festeggiamenti religiosi: da Venditti ai Pooh, da Irene Grandi A Fiorella Mannoia, da De Gregori  a Renzo Arbore e quest’anno è il turno di Gigi D’Alessio che si esibirà il 4 settembre per circa 80.000 €.

Solo pochissimi giorni fa in occasione di festeggiamenti del Santo Patrono alla  frazione Serra di Pratola si sono esibiti i Nomadi e qualche settimana fa alla frazione San Michele il rapper napoletano Luchè, concerti finanziati con fondi comunali?

Pratola Serra  non possiede pozzi petroliferi ma un insediamento industriale in crisi, non ha un bilancio comunale in attivo ma i conti in rosso, non ospita cattedrali o monasteri ma una semplice chiesa al centro del paese; vi è inoltre una Pro Loco molto simile ad un bar che ad un’associazione di promozione del territorio. Spendere centinaia di migliaia di euro per far suonare un’artista per mezza serata in uno spiazzale (interessato anche da vincolo archeologico) confinato ai limiti del paese, senza alcuna ricaduta economica o concreto beneficio per la comunità, è un atto incomprensibile ed ingiustificabile.

Questo spreco di denaro per una ubriacatura collettiva di due ore è una cosa da irresponsabili. Questo è l’ennesimo atto di vanità che contraddistingue dal 2008 l’amministrazione a guida Aufiero. La verità è che Pratola Serra, dopo quelle due ore di spettacolo, tornerà ad essere quel paese povero, economicamente, culturalmente e socialmente.

Immaginiamo per un istante, con le cifre spese in questi  dieci anni, cosa si sarebbe potuto fare per dare vita ad iniziative, progetti, manifestazioni e investimenti.

Spiace poi costatare come a fronte di questo vuoto sperpero di denaro ci sia anche la chiesa.

Sperando che proprio il Vescovo, Monsignor Aiello da poche settimane insediatosi ad Avellino, si adoperi per mettere fine a questo sperpero di denaro,  sollecitando un’inversione di tendenza e di sobrietà.

Già lo scorso anno il giovane Parroco Don Andrei, si trovò al centro di una bufera per via di una richiesta economica di circa 27.000 € che lo stesso avanzò al comune di Pratola per chiudere il bilancio dei festeggiamenti, mai rendicontati pubblicamente.

Quest’anno in virtù della tanto decantata “trasparenza” speriamo che Il Parroco Don Andrei , il Sindaco  Emanuele Aufiero e il Presidente della Pro Loco Maurizio Panza diano ai cittadini una volta per tutte i dovuti chiarimenti e ci spieghino chi paga queste feste. Chi, in simili periodi di crisi elargisce sponsorizzazioni per decine e decine di migliaia di euro. Chi, o meglio perché?”