Unificazione Landolfi-Moscati, Cisl all’attacco: “Percorso poco chiaro”

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Moscati di Avellino

Unificazione Landolfi-Moscati, allarme Cisl. “Come organizzazione sindacale – afferma il segretario generale della Cisl Fp IrpiniaSannio Antonio Santacroce – sin da subito, abbiamo dichiarato che il percorso di unificazione tra l’Ospedale “Moscati” ed il presidio ospedaliero “Landolfi” di Solofra è un’opportunità da non perdere per la sanità irpina”.

“Invece, a pochi giorni dalle scadenze dettate dal Decreto Regionale del Commissario ad Acta n. 29 del 19 aprile 2018, assistiamo a manovre dall’alto già anticipate durante la conferenza stampa tenutasi ad aprile tra i vertici dell’Asl di Avellino e dell’ Azienda Moscati”.

“La riunione congiunta tra Asl, Moscati e organizzazioni sindacali, tenutasi il 31 luglio, lasciava intravedere uno spiraglio di confronto che, tuttavia, si è subito rilevato poca cosa, infatti è servito solo a fare alcune chiarezze sulle domande di opzione del personale del “Landolfi” che non vorrebbe transitare al Moscati ma restare all’Asl”.

“Il condizionale è volutamente utilizzato poiché, a pochi giorni dalla realizzazione della suddetta fusione, poco o nulla si sa o trapela; ancora non abbiamo certezze sulla programmazione e distribuzione definitiva delle attività tra i due plessi ospedalieri, nessun confronto sugli Atti Aziendali rielaborati, sulla riorganizzazione del personale, sui servizi”.

“Questo stato di cose non fa altro che accrescere il senso di delusione e frustrazione tra il personale dei due Ospedali e nell’utenza che è stanca di vivere di promesse e proclami, ma che di fatto si ritrova ad avere sempre di più una difficoltà nell’accesso alle prestazioni sanitarie e a non trovare soddisfacimento alla propria domanda di bisogno assistenziale”.

“La Cisl rimarca il timore che questa vicenda diventi l’ennesima opera utile solo a pochi personaggi, insomma, l’ennesima farsa. Con il progetto degli “Ospedali Riuniti” della provincia di Avellino, l’intento dell’unificazione tra Landolfi e Moscati non era quello di salvare il nosocomio solofrano ma è quello di continuare a tutelare la salute ai cittadini che sino ad oggi si sono serviti di un servizio che ha fin qui assicurato la salute nel territorio”.

“Ribadiamo ancora una volta ed a gran voce, anche se in forte ritardo, che occorre affrontare la vicenda nella pura ottica della razionalizzazione dell’intero sistema con azioni condivise e scevre da qualsiasi condizionamento e/o equilibrio politico. Solo in questo modo si potrà tendere al miglioramento delle prestazioni lavorative e
assistenziali. Chiediamo di conoscere subito e senza ulteriori perdite di tempo la verità sul percorso di annessione del Presidio Ospedaliero “Landolfi” di Solofra all’Azienda “Moscati” di Avellino sia da un punto di vista organizzativo che strutturale e funzionale. Vigileremo nell’interesse della salute irpina”, conclude Antonio Santacroce.