Un positivo a Mercogliano, città in ansia. Il sindaco in Prefettura: “Abbiamo bisogno di chiarimenti”

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Alfredo Picariello – Il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, da ieri non si ferma un attimo. In particolare, da quando un residente della cittadina alle falde di Montevergine è risultato positivo al coronavirus. Stamane si è recato in Prefettura. “Da ieri sera – spiega – abbiamo attivato il Coc. Però ora abbiamo bisogno di alcuni chiarimenti perché ci dobbiamo organizzare al meglio per affrontare questa emergenza”.

D’Alessio è stato tra i primi a sentire la persona contagiata. “Telefonicamente ho interrogato il malcapitato anche se non era mio dovere farlo”. Si tratta, come precisa il primo cittadino, di un medico, uno specialista in servizio alla Federico II, presso il policlinico di Napoli. “Ci ha comunicato che in questi giorni si è recato al lavoro con la propria autovettura. Un elemento, questo, che già ci rasserena. Ha una febbre altalenante e sta seguendo alla lettera il protocollo indicato dall’Asl. E’ tranquillo e lo sentirò di nuovo nel corso della giornata”.

I familiari, ovvero la moglie e due figli, sono asintomatici ed in sorveglianza fiduciaria. A quanto pare, però, un familiare del medico avrebbe partecipato ad una festa cui avrebbero preso parte una trentina di persone. Come detto, siamo in presenza di persone asintomatiche. Ma il primo cittadino è andato in Prefettura proprio per chiedere lumi. “Abbiamo bisogno di chiarimenti, noi forniamo alle istituzioni tutte le indicazioni del caso, dobbiamo fare di tutto affinché il contagio non si ampli. Il nostro compito è di denunciare anche situazioni come questa, il Comune di Mercogliano è al lavoro da questa notte”.

Anche a Mercogliano, almeno in mattinata, si sono registrati dei sovraffollamenti presso centri commerciali. Sono comunque attivamente al lavoro i vigili urbani ed anche la Misericordia per il lavoro di prefiltraggio.