Un nuovo imprenditore per la Prefabi di Montefredane, ma il sindacato non si fida. “Un altro operatore di settore – precisa il segretario della Feneal Uil Carmine Piemonte – ha espresso forte interessamento all’acquisto dello stabilimento con tutti i macchinari interni e l’area antistante per lo stoccaggio e il deposito materiali. L’area dove sorge lo stabilimento è però sottoposta a curatela fallimentare presso il tribunale di Avellino, mentre quella di stoccaggio esterna, dove c’è un contenzioso per fitti arretrati, è di proprietà Asi. La nostra preoccupazione è che il nuovo imprenditore pare non voglia avere continuità con le maestranze esistenti, ma bensì acquisire lo stabile e l’area esterna senza dare garanzie occupazionali e futuro a queste famiglie”.
Le novità sono emerse dall’ultima assemblea con i lavoratori presso lo stabilimento della Società Nuova Prefabi nell’area industriale di Arcella Montefredane. Un confronto dal quale è emersa grande preoccupazione per il futuro lavorativo ed occupazionale dei lavoratori impegnati nella produzione e lavorazione di pannelli e travi per prefabbricazione pesante.
“C’è naturalmente tensione – incalza Piemonte – dopo le comunicazioni verbali dei vertici aziendali di procedere al licenziamento collettivo di tutti i dipendenti, motivando il fatto di non poter proseguire l’attività produttiva con il mantenimento dei livelli occupazionali per problematiche di carattere economico”.
Il sindacato ha già chiesto l’intervento della Prefettura e proclamato lo stato di agitazione. “Vogliamo un confronto con la direzione aziendale per chiarire meglio gli aspetti tra cessazione dell’attività e subentro del nuovo imprenditore a patto che in primis si assicurino diritti del lavoro e i livelli occupazionali in essere”.