Per un altro anno vedremo l’ex presidente del Senato Nicola Mancino scorazzare con l’auto blu. E finiranno anche gli altri privilegi di chi è stato seconda carica dello Stato: da una serie di uffici a Palazzo Giustiniani, quello dietro Palazzo Madama che ospita anche gli studi dei senatori a vita e dei presidenti emeriti della Repubblica, composti solitamente da un grande salone, un anticamera e una stanza per la segreteria, che puo’ comprendere fino a quattro addetti. Nuove regole approvate all’unanimità dal Consiglio di presidenza del Senato – Gli italiani è da tempo che chiedono a gran voce un pari trattamento anche alle forze politiche e istituzionali soprattutto a quelle parlamentari visti gli esorbitanti costi, ma come è noto sulla materia il Governo non può intervenire perché il Parlamento ha le sua prerogative e decide da solo.La norma voluta fortemente dall’attuale Presidente Renato Schifani e stata votata all’unanimità dal Consiglio di presidenza del Senato che ha dato attuazione ad un decreto del 2011 sulla temporaneità dei benefit delle alte cariche dello Stato (godranno benefici solo per due legislature). Una norma che riguarda solo quattro persone: tanti sono infatti gli ex Presidenti del Senato che godono di questi privilegi a vita. In realtà per non attuare un brusco passaggio alle nuove regole la Presidenza ha pensato di introdurre anche una norma transitoria per gli attuali ex Presidenti. Per quelli eletti prima del 2001, come Carlo Scognamiglio e Nicola Mancino, che dovevano rinunciare seduta stante a questi benefici, e per loro la data è stata prolungata alla fine di questa legislatura. Un altro anno dunque, poi Nicola Mancino non potrà usufruire dell’ auto con lampeggiante e di tutti i benefit che fino ad oggi erano concessi alla seconda carica dello Stato.
Redazione Irpinia
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