Alfredo Picariello – “Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, l’ultimo animale libero ucciso. Vi accorgerete… che non si può mangiare il denaro”. Il presidente del Parco regionale del Partenio, Franco Iovino, prende spunto dalla scultura di un Postumano che respira dall’ultimo albero nella terra, scultura di Vladimir De Thézier, per lanciare una nuova iniziativa che ha diversi obiettivi. “L’albero è sinonimo di vita, dobbiamo salvaguardare la nostra biodiversità, abbiamo bisogno di quanto più ossigeno possibile”, spiega Iovino. L’iniziativa è anche una risposta ai tanti, troppi tagli indiscriminati di alberi che avvengono nel Parco. Come a dire: voi distruggete, noi ricostruiamo. “Chiediamo la collaborazione di tutti, è importante”. Proprio per questo, a partire da settembre, il progetto sarà presentato nelle scuole e nei vari comuni del Parco. Presenti alla conferenza stampa stamane a Summonte, presso la sede dell’ente, diversi sindaci, delegati, assessori ed associazioni.
La sintesi del progetto “Piantiamo un albero” è stata illustrata da Patrizia Capriolo di Ekoclub. “Il parco non va in ferie”, dice. “Tra i nostri obiettivi, c’è sicuramente quello di avvicinare i cittadini al parco. Vorremmo che lo vedessero e lo vivessero come se fosse il giardino di casa propria. Al donatore, infatti, verranno consegnati, oltre ad un’attestazione per poter dedurre la donazione ai sensi di legge, un certificato di adozione, un attestato con dedica personale e un dépliant esplicativo della pianta donata in cui sono riportate notizie utili e curiose sulla stessa, la sua localizzazione esatta per poterla riconoscere e vederla crescere”.
All’iniziativa possono partecipare tutti i cittadini, singoli o in gruppo, aziende e enti no profit, per dedicare o adottare uno o più alberi al Parco da regalare a una persona cara o per ricordare un avvenimento speciale. Sul sito del Parco è possibile trovare una lista degli alberi da piantare. “Vogliamo che la gente viva il Parco in modo positivo”, conclude Capriolo. Un albero può salvare la vita, un albero è per sempre. Ma anche noi possiamo, e dobbiamo, fare qualcosa per la natura.