Umidità di risalita e lavori mal eseguiti: Giordano svela il “mistero” del Centro di Valle

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Cosa nasconde l’amministrazione sul Centro per l’Autismo di Valle? Se lo chiede Nicola Giordano, a cui la scorsa settimana era stato negato il sopralluogo come Commissione Bilancio e Patrimonio, organismo di cui il consigliere Pd è presidente, proprio presso la struttura di Contrada Serroni. Previsto per venerdì un ulteriore tentativo. Intanto lo stesso Giordano ha diffuso tramite i suoi social immagini video eloquenti dello stato interno della Casa Blu, con l’umidità di risalita che ha compromesso le pareti.

“Negli ultimi mesi – scrive Giordano sul proprio profilo Facebook – ci è stato detto più volte che il Centro per l’Autismo di Valle fosse pronto per essere consegnato all’Asl, con lavori completati e collaudati. Eppure, quando come commissione Bilancio e Patrimonio abbiamo chiesto di accedere alla struttura per verificarne lo stato, ci è stato negato l’ingresso. Perché tanto segreto? Abbiamo finalmente raccolto prove fotografiche recenti, e la realtà è sconcertante: Umidità di risalita: pareti compromesse da infiltrazioni; Lavori incompleti e mal eseguiti: rifiniture scadenti e impianti non pienamente funzionanti; 300.000 euro ancora necessari: una cifra che potrebbe evitare ulteriori ritardi, ma che nessuno sembra voler stanziare. Non possiamo accettare che un progetto così importante per i ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico venga lasciato in queste condizioni. Le famiglie aspettano risposte e servizi, non scuse.

Venerdì mattina – continua il Presidente della Commissione – salvo ulteriori ostacoli, effettueremo un sopralluogo con la commissione per constatare con i nostri occhi lo stato del cantiere. Chiediamo all’amministrazione di intervenire quanto prima e di mettere a disposizione i fondi necessari per rendere fruibile il Centro per l’Autismo e consegnarlo finalmente all’Asl. Basta sperperare soldi pubblici utilizzare per le solite esagerate feste e luminarie, come questo esecutivo, in continuità con il precedente, ci sta abituando. E’ dalla scelta delle priorità che si misurano gli amministratori: si deve scegliere se Avellino deve diventare la città dei servizi oppure la città dei balocchi”.